rotate-mobile
Economia

Agricoltura, le piogge calano del 45% e in Romagna Occidentale si anticipa l’irrigazione

La stagione irrigua è partita con circa 15 giorni in anticipo rispetto al normale calendario, per fronteggiare le scarse precipitazioni degli ultimi mesi, inferiori rispetto alla norma

È dei giorni scorsi la comunicazione che dai primi di marzo il Cer è partito con la stagione irrigua, pertanto tutti i consorzi di bonifica che attingono al Canale Emiliano Romagnolo possono disporre dell’acqua anche per sostenere le attività agricole. Fra questi c’è anche il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, che utilizza l’acqua del Cer per alimentare le condotte in pressione e i canali vettori a cielo aperto per l’irrigazione in pianura. Per quanto riguarda le aree collinari, invece, il Consorzio di bonifica ha in gestione i laghetti interaziendali (con una capacità d’accumulo complessiva di circa 2 milioni di metri cubi di acqua), unica possibilità per disporre d’irrigazione nel comprensorio montano.

La stagione irrigua è dunque partita con circa 15 giorni in anticipo rispetto al normale calendario, per fronteggiare le scarse precipitazioni degli ultimi mesi, inferiori rispetto alla norma. Con riferimento alle registrazioni del pluviografo di Lugo e in relazione ai periodi di interesse agronomico, infatti, il valor medio della pioggia del periodo novembre - febbraio calcolato sulla serie storica 1993-2021 è pari a circa 202 mm. Rispetto a tale media, la piovosità dei medesimi 4 mesi nell'anno 2020-21 è pari a 111 mm, quindi con un deficit pari a circa il 45%.

Spiega il Presidente del Consorzio Antonio Vincenzi: "Abbiamo deliberato, in occasione della recente riunione del Comitato Amministrativo, di anticipare la stagione della distribuzione irrigua a partire da inizio marzo anziché da metà mese. Le esigenze degli agricoltori, che si avvalgono della rete consortile del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, hanno trovato, pertanto, puntuale ascolto. In questo modo si assicura maggiore certezza all’attività produttiva. La decisione è un’ulteriore dimostrazione, se ce ne fosse stato bisogno, che i cambiamenti climatici incidono sull’attività agricola sempre più esposta ai rischi naturali. D'altra parte questa oggettiva situazione è la dimostrazione che il Consorzio deve proseguire nella politica seguita di rafforzamento degli investimenti strutturali, per essere sempre più in grado di offrire il migliore e più efficace supporto".

Al momento sono già 91 le aziende che usufruiscono del servizio irriguo, per circa 660 ettari totali di terreno. L'attività di irrigazione svolta dal Consorzio rappresenta un potente motore di sviluppo dell'economia locale, per il sostegno fondamentale che dà a un comparto produttivo, quello della frutticoltura ed orticoltura, con maggiori potenzialità di reddito e ad elevato indotto occupazionale, sia in campagna, sia nei centri di trasformazione e commercializzazione. Normalmente, l'attività irrigua consorziale ha inizio a metà marzo e termina nel mese di ottobre o novembre, distribuendo mediamente oltre 50 milioni di metri cubi d’acqua. Nel periodo irriguo, il Consorzio assicura un servizio aggiuntivo di reperibilità anche il sabato, la domenica e nei festivi (dalle 8 alle 18) per la segnalazione di eventuali anomalie o guasti nella rete di distribuzione, con una squadra composta da 13 addetti. Servizio che da quest’anno è rafforzato da una reperibilità fornita dal Consorzio 24 ore su 24 per le varie attività.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Agricoltura, le piogge calano del 45% e in Romagna Occidentale si anticipa l’irrigazione

RavennaToday è in caricamento