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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

La Ravenna che cambia, gli industriali: "Lidi da rilanciare. Spingere sull'industria culturale"

Capitolo porto: "Auspichiamo si passi senza indugio alle gare di appalto e quindi all’esecuzione dei lavori senza dimenticare l’ordinaria ma fondamentale manutenzione dei fondali".

Segnali complessivamente positivi, sia per il fatturato sia per la produzione, che fotografano un territorio romagnolo dinamico e diversificato. È quello che emerge dall’indagine congiunturale dell’area vasta realizzata dal Centro Studi e dal Servizio Economico di Confindustria Romagna, espressione del campione di imprese associate di Ravenna e Rimini per il periodo consuntivo primo semestre 2018 e previsioni secondo semestre 2018. Per quanto riguarda l’area ravennate emerge un buon andamento della produzione e del fatturato, anche se con percentuali più contenute rispetto all’ultima indagine, in linea con il trend di rallentamento dello sviluppo registrato a livello nazionale. Le migliori performance vengono messe a segno sul mercato domestico.

Area vasta - Nel primo semestre 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017 crescono fatturato totale (+4,3%), produzione (+2,9%), occupazione (4,4%) e ordini (46,8%). Nelle previsioni per il secondo semestre 2018 la produzione viene prevista stazionaria da un 44,7% delle imprese e in aumento dal 43,3%; l’occupazione è stazionaria per il 66,5% del campione e in crescita per il 28,4%; gli ordini per il 46,1% sono stazionari e per il 45,5% in aumento. A Ravenna nel primo semestre del 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017 sono cresciuti fatturato totale (+3,7%), produzione (+2,7%), occupazione (+2,1%) e ordini totali in aumento per il 37,6% del campione. Il grado di internazionalizzazione si attesta al 46,7%. Nelle previsioni la produzione viene vista stazionaria dal 51% delle imprese; così come stazionari saranno gli ordini per 53,8% del campione; anche l’occupazione non sarà modificata per il 69,9% del campione, mentre il 28% la stima in crescita.

“Le imprese della Romagna continuano ad essere attive e a lavorare con impegno per creare valore per il territorio - commenta Paolo Maggioli, presidente Confindustria Romagna -. In occasione del forum economico “Fattore R”, organizzato da Confindustria Romagna, Cesena Fiere e EY, il premio Nobel Eric Maskin ha sottolineato quanto ogni regione per crescere, debba focalizzarsi su ciò che riesce a fare nei migliori dei modi: i nostri punti di forza sono l’intraprendenza, la voglia di fare, lo spirito innovativo. Ma dobbiamo abituarci a coniugare meglio le individualità dei territori con un’idea di sistema e intenti condivisi. Idea che in Romagna si sta rafforzando, vista l’attenzione verso la costituzione di una Fondazione Romagna che abbiamo lanciato durante la nostra assemblea lo scorso 11 luglio. In questi mesi è proseguito a pieno ritmo il percorso per arrivare alla nascita di un contenitore aperto che raggruppi istituzioni, categorie, enti e aziende per lavorare insieme per lo sviluppo della Romagna e della nostra Regione. Ad oggi quasi 40 incontri con gli stakeholder del territorio hanno già portato ad un confronto importante che fa ben sperare”.

"La Romagna è un territorio ricco di passione e capacità imprenditoriale, ma scarseggiano i talenti, soprattutto sul versante delle nuove tecnologie, così come le figure specializzate tecnico/scientifiche: non ne formiamo abbastanza - aggiunge Tomaso Tarozzi, vicepresidente della delegazione ravennate con delega all’Education – per questo continuiamo anche con le prossime iniziative, penso per esempio al premio Guidarello Giovani, a favorire il contatto tra scuola e impresa”

IL QUADRO LOCALE

Sul sistema porto, spiega Maggioli, "apprezziamo molto che Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale ed il presidente Rossi abbiano condotto a termine con successo, con l’approvazione del Cipe e la successiva registrazione allla Corte dei Conti, il processo autorizzativo del Progetto Hub del Porto di Ravenna. Dopo anni di incertezze, finalmente si avvia il percorso di rilancio del porto, patrimonio economico e principale attività industriale della città nonché scalo di riferimento dell’intera Regione Emilia-Romagna. Apprezziamo anche il metodo dell’autorità portuale di coinvolgere preliminarmente le aziende per definire il cronoprogramma dei lavori al fine di limitarne quanto più possibile l’impatto sulle attività aziendali. Auspichiamo si passi senza indugio alle gare di appalto e quindi all’esecuzione dei lavori senza dimenticare l’ordinaria ma fondamentale manutenzione dei fondali".

Capitolo infrastrutture: "Fondamentale, per le imprese già insediate ma anche per attrarre nuove iniziative, adeguare le infrastrutture stradali specie di grande scorrimento nonché rafforzare rete e connessioni ferroviarie a servizio di merci e persone. Tra le infrastrutture stradali, ad esempio, è necessario rendere più funzionale la tangenziale Classicana e la Romea Dir. Rete e servizi ferroviari per merci e persone vanno potenziati: in tal senso è di buon auspicio il progetto di due scali-merce in destra e sinistra Candiano". 

Per quanto riguarda le attratività, "gravate da burocrazia e forte pressione fiscale, le aziende necessitano di semplificazione, snellezza e certezza dei tempi di approvazione delle proprie iniziative e di realizzazione.  Per rendere il territorio più attrattivo occorre avere ancora più determinazione e prontezza su questo versante. Servono dunque politiche che facilitino e stimolino gli investimenti delle aziende già presenti e di nuovi operatori assicurando snellezza burocratica e certezza dei tempi".

Sul fronte turismo, "Ravenna, Città d’arte, trova nel proprio passato storico-artistico e nelle manifestazioni di pregio una ricchezza da preservare e sviluppare anche come rilevante risorsa economica. L’industria culturale può essere infatti la prima leva per far decollare arrivi e presenze turistiche in Città. Gli ultimi dati mostrano buoni riscontri per la città d’arte ma piuttosto deludenti per i Lidi a cui dunque occorre dedicare particolare attenzione per garantirne congruo rilancio".

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