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Consumi pre-natalizi, l'analisi di Confcommercio Lugo: ripresa in alcuni settori

Sono state coinvolte nell’indagine imprese del comparto alimentare ed extralimentare (abbigliamento, calzature, accessori, oreficeria, librerie, oggettistica, elettronica, telefonia, giocattoli), per monitorare l’andamento delle vendite di questo Natale 2014 e gli orientamenti di spesa delle famiglie del territorio

Stabili le vendite del periodo, e segnali di ripresa per alcuni comparti, a partire dall’alimentare. Nella scelta del regalo, vince la qualità ad un giusto prezzo, e si conferma la ricerca di doni utili, con particolare attenzione alla tipicità e al Made in Italy, valore aggiunto dei negozi tradizionali. Questi i principali risultati dell’indagine pre-natalizia condotta da Confcommercio Ascom Lugo nell’ambito dell’iniziativa “Congi untura flash, realizzata a livello regionale attraverso il centro studi Iscom Group, su un panel di imprese commerciali dell’area della Bassa Romagna.

Sono state coinvolte nell’indagine imprese del comparto alimentare ed extralimentare (abbigliamento, calzature, accessori, oreficeria, librerie, oggettistica, elettronica, telefonia, giocattoli), per monitorare l’andamento delle vendite di questo Natale 2014 e gli orientamenti di spesa delle famiglie del territorio. “I dati segnalano finora una lieve flessione delle vendite – commenta Luca Massaccesi, direttore di Confcommercio Ascom Lugo – pur confermando la volontà delle persone di non rinunciare alla tradizione natalizia ed emerge ancora una volta la forte attenzione alla spesa, che si concentra su regali utili, premiando il rapporto qualità prezzo e la tipicità del prodotto”.

Il 32% degli operatori intervistati dichiara vendite stabili, 58% vendite in diminuzione e solo il 10% vendite in aumento, percentuale quest’ultima non diversa rispetto al 2013. I segnali più confortanti arrivano dagli alimentari: in questo comparto infatti sale la percentuale degli operatori che hanno riscontrato un aumento nelle vendite. Si conferma il cambiamento dei comportamento di acquisto delle famiglie emiliano -romagnole: l’indagine fotografa infatti una clientela sempre più attenta al prezzo (58%), che riduce la spesa per i regali (29%), e sceglie di comprare soprattutto regali utili (16%) rimandando gli altri acquisti.

La spesa media per cliente è in linea con quella dello scorso anno: 78 euro circa per l'abbigliamento, 72 euro per gli altri beni persona (calzature, accessori, profumeria, ecc.), mentre si attesta su valori inferiori ai 35 euro in media a persona per gli alimentari e gli altri beni (oggettistica, libri, giocattoli, ecc.). “La grande attenzione delle famiglie a spendere bene, per prodotti di qualità – continua Massaccesi – sta premiando i negozi tradizionali, che sono in grado di offrire u n servizio personalizzato, orientando la clientela ad un acquisto su misura. Tra le tendenze rilevate, si afferma un’attenzione particolare nella scelta di regali “al femminile”, a partire dalle calzature e dalle borse, fino agli accessori da cucina. Sempre bene i prodotti alimentari della nostra tradizione eno-gastronomica regionale.

“Riscontro interessante anche per le attività di animazione – conclude Massaccesi – promosse anche dalle reti di impresa ora presenti in tutti i Comuni dell’Unione e che coinvolgono complessivamente oltre 400 imprese, attività arricchite dall’iniziativa “A Natale facciamo i Buoni” che ha immesso nel circuito buoni spesa per un importo totale di 22.000 euro".

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