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Anche a luglio la ripresa è ben lontana per i taxi e il noleggio auto con conducente: stato di agitazione

Il settore del trasporto pubblico non di linea, quindi taxi e noleggio veicoli con conducente, è tutt’altro che marginale: operano al suo interno quasi 4.000 persone in regione più l’indotto che consegue da queste attività

Il settore del trasporto pubblico non di linea, quindi taxi e noleggio veicoli con conducente, è tutt’altro che marginale: operano al suo interno quasi 4.000 persone in regione più l’indotto che consegue da queste attività. Attraverso una lettera inviata il 22 luglio al Presidente della Regione Stefano Bonaccini, all’Assessore Andrea Corsini, ai Sindaci dei Comuni capoluogo e ai Prefetti della regione, Cna Fita e le sigle rappresentative della categoria hanno proclamato lo stato di agitazione.

In Emilia-Romagna il settore del trasporto pubblico non di linea occupa circa 4.000 addetti i cui posti di lavoro potrebbero essere messi a rischio dal prolungarsi dell’emergenza sanitaria. La categoria versa in una profonda crisi, poiché da oltre 4 mesi si trova ad operare in condizioni di evidente perdita economica a causa della flessione della domanda di trasporto, arrivata a toccare il 90% nei mesi di marzo e aprile, proseguita anche nei mesi di maggio, giugno e luglio, e che appare ancora molto distante da un ritorno alla normalità.

“Ad oggi – sostengono Fabio Ambrogetti e Danilo Cimatti rispettivamente Portavoce di CNA Taxi Ravenna e CNA NCC Ravenna - nessun provvedimento specifico a sostegno e a tutela della categoria è stato adottato dalle istituzioni, a nessun livello, dimenticando l’importanza strategica di un settore che è integrativo al trasporto di linea. La categoria dei tassisti e del noleggio con conducente opera in maniera significativa nella filiera del turismo, ma non beneficia neppure degli interventi riconosciuti a questo settore, con il rischio di portare al fallimento un sensibile numero di aziende”. “È già da ora evidente – continua Danilo Cimatti - che una parte importante della categoria non sarà in grado di onorare i pagamenti di contributi, finanziamenti e leasing che si stanno avvicinando, con evidenti ricadute negative su tutto il sistema”.

La CNA, con le altre associazioni di rappresentanza della categoria hanno avanzato la richiesta di valutare politiche attive per incentivare la domanda di trasporto, attraverso l’emissione di buoni mobilità o modalità affini, inclusi benefici per le aziende quali la detassazione dei servizi di mobilità dei dipendenti. Nonostante un’interlocuzione avviata con l’Assessore regionale ai trasporti Andrea Corsini da cui è stata ottenuta la disponibilità a intervenire su politiche di rilancio della domanda, ad oggi non è ancora noto quali siano le risorse realmente a disposizione.

“Come conseguenza di questa grave situazione – conclude Fabio Ambrogetti – CNA FITA e le Associazioni di categoria rappresentative del servizio taxi e di noleggio con conducente hanno invitato il Presidente Stefano Bonaccini a farsi parte attiva con il Governo per l’adozione di provvedimenti che tengano in considerazione il comparto e permettano alle imprese di superare il momento di crisi”.

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