Confesercenti, con il sostegno della Cei, promuove una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per restituire alle Regioni potere decisionale sulle aperture domenicali. L’iniziativa è finalizzata alla raccolta di firme per presentare in Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare. La petizione si può firmare nei locali del Circolo Aspi (a fianco Parrocchia San Paolo) dalle 8.30 alle 12.30. La Campagna proseguirà anche nei prossimi giorni in tutta la provincia, nelle sedi dell'Associazione e anche in alcune parrocchie

"Si tratta di una proposta di legge per superare la deregulation attuale imposta dal “Decreto Salva Italia” del Governo che non vuole vietare le domeniche aperte ma punta a ripristinare le competenze delle Regioni in modo tale da rendere le aperture meglio compatibili con le esigenze degli imprenditori, dei loro lavoratori e delle famiglie così come dei mercati - si legge in una nota di Confesercenti -. Un’iniziativa condivisa anche da alcune importanti Regioni, come Veneto, Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna".

"Se si torna, come chiediamo, a decidere le aperture festive localmente, sono gli operatori a deciderlo in base alle necessità effettive e senza subire o essere a rimorchio delle scelte delle grandi strutture commerciali - prosegue l'associazione di categoria -. Senza regole la “libertà di concorrenza” non è in grado di tutelare la concorrenza stessa e alla fine è solo la grande distribuzione a trarne vantaggi a scapito del commercio fisso e su aree pubbliche. Vogliamo essere europei davvero nei fatti. Del resto in Europa le normative presentano limitazioni ben precise. In Germania dove le domeniche aperte sono 10, in Francia 10, in Olanda 12, in Spagna si arriva ad un massimo di 12".