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Appalti nelle scuole statali, proclamato stato di agitazione. Manifestazione a Roma

. È prevista una manifestazione a Roma in piazza Montecitorio alle 10

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato per martedì lo stato di agitazione e uno sciopero nazionale per le lavoratrici e i lavoratori occupati negli appalti delle scuole statali. È prevista una manifestazione a Roma in piazza Montecitorio alle 10. "Alla base della protesta - spiegano i sindacati - c’è l’avvio delle procedure di licenziamento comunicate dalle imprese del settore affidatarie ed esecutrici degli appalti nell’ambito della Convenzione Consip Scuole, imputandone l’attivazione alla cessazione delle attività seguita delle disposizioni di legge relative al processo di internalizzazione".

I lavoratori colpiti dai provvedimenti di licenziamento sono 16mila. "Si è arrivati a questa situazione perché, nonostante le sollecitazioni dei sindacati, il Governo ha iniziato il percorso per l’internalizzazione in ritardo e senza avere piena conoscenza del numero e delle caratteristiche dei lavoratori coinvolti", viene evidenziato. I sindacati dicono che non si può perdere altro tempo: "Non è accettabile che un percorso che può mettere fine ad anni di difficoltà, ma anche di accordi che hanno rappresentato continuità di lavoro e di servizio, si concluda con i licenziamenti e la perdita di posti di lavoro. Vogliamo che l’internalizzazione si realizzi subito e al tempo stesso si costruiscano risposte per tutti i lavoratori oggi occupati negli appalti".

Per Filcams, Fisascat e Uiltrasporti "questo è l’obiettivo. Chi non si preoccupa di cosa succederà a chi rimane fuori da questo positivo percorso vuole dividere e strumentalizzare i lavoratori. Le imprese in questi lunghi anni hanno guadagnato con gli appalti scuole e alcune, troppe, hanno avuto comportamenti inaccettabili lucrando sui lavoratori, a partire dai mancati pagamenti degli stipendi. Ore le imprese non possono pensare di chiamarsi fuori senza contribuire a trovare soluzioni. Vogliamo risposte e impegni concreti a favore dei lavoratori”.

Lo sciopero nazionale è stato confermato anche dopo che, il 10 ottobre scorso, i sindacati hanno svolto un incontro al Miur, con la presenza del ministero del Lavoro, al fine di ottenere certezze e garanzie in merito all’internalizzazione e alla tutela occupazionale e di reddito di tutti i lavoratori degli appalti scuole. Da quanto comunicato ed emerso nell’incontro, Filcams, Fisascat e Uiltrasporti ritengono positiva la conferma dei tempi per la realizzazione dell’internalizzazione a partire dal primo gennaio 2020.

"Risulta positiva anche la velocizzazione del percorso che prevederà la procedura selettiva senza la fase di colloquio. Tutto ciò però non è sufficiente - dicono i sindacati -. Il Governo e la politica devono intervenire anche alla luce del colpevole comportamento delle imprese che hanno aperto la procedura di licenziamento collettivo per tutti i 16mila lavoratori. Vanno trovate soluzioni che abbiano il segno della solidarietà e dell’inclusione e che rappresentino una risposta complessiva al tema della precarietà, per non dividere e contrapporre i lavoratori".

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