Appello di Confcommercio: "Per Iva, Imu e Tares ridurre spese"
Il Comitato di Presidenza ha approvato le linee di indirizzo di Confcommercio Ascom Lugo per il 2013 e il piano delle attività a supporto delle imprese
Il Comitato di Presidenza ha approvato le linee di indirizzo di Confcommercio Ascom Lugo per il 2013 e il piano delle attività a supporto delle imprese. “L’avvio dell’attività per l’anno da poco iniziato - afferma Domenico Brunori - si colloca in un momento particolarmente importante, sia per la recrudescenza della crisi sia per le imminenti elezioni politiche che andranno a determinare il futuro del nostro Paese e delle nostre imprese”.
“Per parte nostra –prosegue Brunori – siamo impegnati con determinazione a svolgere appieno il nostro ruolo, dando vita ad iniziative che possano arricchire il territorio e creare nuove opportunità di sviluppo: si proseguirà l’implementazione del progetto di valorizzazione turistica dell’area della Bassa Romagna e, dopo la positiva esperienza di Animalugo, si opererà anche in altri comuni per la costituzione di forme di aggregazione fra imprenditori per la promozione dei centri storici quali veri centri commerciali naturali. Sul versante tecnico le parole d’ordine sono formazione e assistenza tecnica a sostegno della gestione e innovazione delle imprese attuando al contempo rigorose politiche di contenimento dei costi dei servizi erogati.”
“Altrettanto impegno – continua Brunori - lo chiediamo alla politica e alle istituzioni. Come evidenziato nel corso della giornata di mobilitazione del 28 gennaio scorso, promossa da Rete Imprese Italia, le piccole e medie imprese chiedono di scongiurare l’ennesimo aumento dell’IVA che porterebbe l’aliquota ordinaria al 22% e di ridurre il peso fiscale che dopo l’introduzione dell’IMU e la prevista applicazione della TARES raggiungerà limiti intollerabili. Per questo rivolgiamo un appello alle amministrazioni comunali perché concorrano a contenere gli oneri per la parte di loro competenza".
"In particolare per quanto riguarda la Tares, il nuovo tributo dovuto per lo smaltimento dei rifiuti e per i cosiddetti servizi indivisibili, chiediamo alle Amministrazioni Comunali e agli altri Enti coinvolti di neutralizzare gli effetti negativi che si avrebbero col passaggio senza correttivi dalla attuale tariffa, e che potrebbero portare, ad esempio, un ristorante a pagare 20 euro al metro quadro di Tares - aggiunge Brunori -. Aggravi non solo insostenibili e iniqui, ma del tutto ingiustificabili in una situazione di crisi che ha comportato, come testimoniato dalle stesse statistiche diffuse dagli enti gestori, una considerevole diminuzione dei rifiuti prodotti dalle imprese".
“Valutiamo positivamente – conclude Brunori- il processo fin qui compiuto di razionalizzazione dei costi e di efficientamento dei servizi operato dall’ Unione dei Comuni, ma è necessaria una attenta verifica di tutti i possibili margini di riduzione della spesa pubblica da un lato e della burocrazia dall’altra".