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Aspettando Argillà: il Temporary shop di Natale incassa 20mila euro

Un migliaio i pezzi venduti, per un totale di circa 20.000 euro: accanto a questa dimensione commerciale importante, il successo di Aspettando Argillà

Si è chiusa il 31 dicembre scorso l’esperienza di Aspettando Argillà - Temporary shop di Natale, il negozio temporaneo della ceramica faentina, promosso e organizzato da Ente Ceramica Faenza, che nel mese di dicembre ha visto una grande affluenza di pubblico e un grande successo in termini di vendite. Nel negozio temporaneo in Piazza del Popolo a Faenza era possibile ammirare e acquistare ceramica artistica e artigianale faentina di grande qualità, fra tradizione e contemporaneità, con opere di (in ordine alfabetico): Serena Balbo, Fosca Boggi, Fos Ceramiche, Ceramica Gatti, Gino Geminiani, Elvira Keller, Carla Lega Ceramiche d'Arte, Maestri Maiolicari Faentini, Antonietta Mazzotti, Ceramica Monti di Vittoria Monti, Mabilab di Ivana Anconelli, Manifatture Sottosasso di Lorella Morgantini e Marco Malavolti, Mirta Morigi Ceramica Contemporanea, Ceramiche Monica Ortelli, Fiorenza Pancino, Ceramiche Ifigenia Papadopulu, Pico Faenza, Andrea Pippi Simoni, Liliana Ricciardelli, Sculture in Ceramica di Susanna Vassura, Studiocasalaboratorio di Maurizio Russo, La Vecchia Faenza.

Un migliaio i pezzi venduti, per un totale di circa 20.000 euro: accanto a questa dimensione commerciale importante, il successo di Aspettando Argillà è stato anche e soprattutto quello di avere incontrato un desiderio dei Faentini, quello di vedere la ceramica nel cuore della città, anche se in maniera temporanea. “È stato un successo straordinario, sotto tanti punti di vista”, commenta Massimo Isola, Assessore alla Ceramica e Presidente di Ente Ceramica Faenza. “Abbiamo voluto utilizzare il nome di Argillà per il suo alto valore simbolico: accanto alla dimensione commerciale, Argillà è significativo di un rapporto tra città e ceramica, rapporto che con Ente Ceramica Faenza abbiamo cercato di promuovere. Il successo di Aspettando Argillà non è infatti un frutto del caso ma una tappa importante di un percorso: appena tre anni fa, quando abbiamo iniziato la ricostruzione di Ente Ceramica Faenza, un progetto di questo tipo non era neanche ipotizzabile. In questi anni abbiamo lavorato per costruire un clima nuovo tra la città e i ceramisti: abbiamo coltivato e praticato sempre l’idea di lavorare insieme, anche all’interno della stessa comunità dei ceramisti e delle botteghe. La comunità faentina e romagnola sentiva la necessità di uno spazio come questo, e abbiamo così ricevuto con grande piacere i complimenti di tante persone che hanno apprezzato la possibilità di potere scegliere tra i tanti linguaggi della nostra comunità creativa ceramica. Ora abbiamo in mano un’esperienza, un patrimonio che non vogliamo e non possiamo disperdere, ma che anzi dovrà alimentare la riflessione sulla presenza della ceramica in centro storico: è chiaro che uno spazio permanente di questo tipo non è all’ordine del giorno, ma abbiamo sicuramente fatto un passo importante in quella direzione”.

Tra le tendenze, è possibile identificare una preferenza per opere piccole-medie (anche se sono stati venduti diversi pezzi “importanti”), complice forse anche il periodo natalizio, con una prevalenza della ceramica “contemporanea” su quella tradizionale, dimostrando ancora una volta come Faenza abbia una grande tradizione storica, con la presenza di botteghe di altissima qualità, ma abbia anche un presente fatto di una produzione contemporanea, che sembra quella più in grado di incontrare il gusto dei nuovi pubblici. “Da un lato”, prosegue Isola, “siamo riusciti a portare nelle case dei faentini (e non solo – diversi anche i turisti, italiani e stranieri, e gli acquirenti provenienti dalla Romagna) centinaia di pezzi in ceramica: questo è un aspetto molto importante, perchè abbiamo bisogno che la nostra ceramica circoli sempre di più, in tutte le case, e grazie al temporary shop abbiamo lavorato in questa direzione. Il grande successo è stato anche commerciale, e abbiamo così potuto dare un aiuto importante ai nostri ceramisti e botteghe, in un momento difficile come questo. L’obiettivo di Ente Ceramica Faenza resta comunque quello di lavorare e creare occasioni per una maggiore integrazione e relazione tra i ceramisti faentini, da un lato, e tra i ceramisti e la comunità, dall’altro: il percorso del negozio temporaneo di Natale è stato però un progetto che ha saputo unire il momento commerciale e la valorizzazione del ruolo complessivo della ceramica nella nostra comunità, e di questo siamo estremamente soddisfatti”.

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