rotate-mobile
Economia

Per la Banca Popolare di Ravenna un'utile di 2,5 milioni di euro

L’utile netto, dopo aver determinato imposte per quasi 3,5 milioni di euro, è risultato pari a 2,5 milioni di euro. I volumi degli impieghi presentano una flessione del 2%

Si è tenuta sabato l’Assemblea degli Azionisti della Banca Popolare di Ravenna. La riunione si è aperta con un commosso saluto da parte del Presidente Claudio Martinelli in ricordo dell’ingegner Giovanni Dragoni Presidente della Banca per soli pochi mesi e prematuramente scomparso nell’agosto scorso. Martinelli ne ha ricordato le non comuni doti umane e professionali, il suo profondo attaccamento alla Banca e alla Città  e la stima di cui godeva da parte di tutti coloro che avevano avuto l’opportunità di conoscerlo.

Il direttore generale Giorgio Barbolini ha poi proseguito illustrando la Relazione sulla Gestione al fine di fornire una raffigurazione complessiva del contesto economico nel quale la Banca ha operato nel corso del 2013 con particolare riferimento al mercato finanziario, ai tassi, al sistema bancario, alle economie locali, evidenziando gli aspetti più attinenti l’attività della Banca quali il posizionamento competitivo, il personale, le iniziative commerciale e quelle a favore dei territori nei quali opera in primis le erogazioni benefiche.

Le risultanze dell’esercizio evidenziano un utile ante-imposte di 5,96 milioni di euro, che si raffronta con 18,82 milioni di euro del 2012. Tale risultato, commenta il direttore generale, “pur in presenza di un confortante e positivo andamento del “margine di interesse”, che è aumentato di quasi un punto percentuale, e delle “commissioni nette”, aumentate del 4,4%, risente ancora una volta delle consistenti e prudenziali svalutazioni apportate ai crediti verso clienti, che nel 2013 sono ammontate a 24,82 milioni di euro (dopo i 26,13 milioni del 2012)”. Continua poi , “per giusto raffronto con il risultato conseguito nell’esercizio precedente, giova rammentare che nel 2012 il conto economico aveva beneficiato di componenti di natura straordinaria (derivanti dalla cessione di quote di partecipazione) per circa 5,40 milioni di euro”.

Giorgio Barbolini ha poi  evidenziato inoltre che la valutazione al fair value dei contratti di copertura tasso con sottostante obbligazioni emesse dalla Banca ha generato una componente economica negativa di 8,34 milioni dopo aver generato una partita positiva nel 2011 per circa  13 milioni e negativa nel 2012 per 1,6 milioni. L’utile netto, dopo aver determinato imposte per quasi 3,5 milioni di euro, è risultato pari a 2,5 milioni di euro. I volumi degli impieghi presentano una flessione del 2% (2,91% al netto delle svalutazioni) largamente al di sotto del dato medio nazionale evidenziato dal Sistema Bancario che mostra un decremento degli impieghi lordi al settore privato di circa il 4,4%.

Il complesso della raccolta diretta ha evidenziato una flessione del 3,74%; commenta Giorgio Barbolini “detto risultato è anche quest’anno riconducibile alla forte diminuzione dello stock di obbligazioni emesse dalla Banca e sottoscritte dalla Capogruppo nell’ambito di operazioni di tesoreria. Sul dato di consuntivo ha inoltre influito il rimborso del prestito obbligazionario convertibile scaduto il 31 dicembre scorso. Al netto di tali eventi, la raccolta diretta si sarebbe confermata ai medesimi livelli del 2012.” “I costi operativi sono aumentati di un modesto 1%; tra le sue componenti evidenziamo che il “costo per il personale” è diminuito del 4% (pari a -1,3 milioni di euro); mentre le “altre spese amministrative” sono aumentate del 10% (pari a +2,3 milioni), principalmente a motivo di ulteriori attività esternalizzate e per maggiori imposte di bollo.”

Il Consiglio di Amministrazione, avuti presenti i criteri di sana e prudente gestione costantemente richiamati dalla Banca d’Italia, ha poi determinato di proporre all’Assemblea il pagamento di un dividendo di €.0,06 per ciascuna azione. Il Direttore Generale ha poi rammentato che  il titolo azionario della Banca Popolare di Ravenna è trattato nel sistema multilaterale di negoziazione autorizzato da Consob Hi-Mtf “Order Driven”; e che gli scambi dei primi mesi dell’anno hanno mostrato un incremento delle quantità negoziate e prezzi, in aumento, fino ai 22 euro per azione dell’ultima seduta di venerdì.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Per la Banca Popolare di Ravenna un'utile di 2,5 milioni di euro

RavennaToday è in caricamento