rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Bilancio 2017 di Fondazione Flaminia: "L'Università deve specializzarsi sul Porto"

Nell’ambito dell’attività di caratterizzazione dell’offerta didattica rispetto alle vocazioni del territorio, Gualtieri ha lanciato la centralità del tema Porto

Nella seduta del consiglio di indirizzo di giovedì 17 maggio è stato presentato il bilancio di esercizio relativo all’anno 2017 di Fondazione Flaminia. Il rendiconto chiude in positivo, con un avanzo di 1.129 euro. Il presidente Lanfranco Gualtieri, nel ringraziare i soci, pur a fronte di una situazione economica “che ci vede assumere impegni pluriennali, a fronte però di contribuzioni annuali non sempre garantite”, ha ribadito l’impegno di Flaminia a supportare il processo di radicamento e caratterizzazione dei corsi di laurea dell’Università di Bologna a Ravenna e Faenza.

In particolare, nell’ambito dell’attività di caratterizzazione dell’offerta didattica rispetto alle vocazioni del territorio, Gualtieri ha lanciato la centralità del tema Porto su cui Territorio e istituzioni si trovano compatte e concordi. “Il Porto rappresenta una vocazione ravennate; l’auspicio è che l’università si specializzi in questo ambito e avvii un processo formativo di figure professionali di supporto a questo settore che, oltre a essere fondamentale per il nostro territorio, nei prossimi anni dovrà affrontare una decisa evoluzione. A questo proposito, proponiamo all’Unibo di guidare un percorso di progettazione partecipata sul modello di quanto fatto per la laurea magistrale in Offshore, dove il Territorio, nella fattispecie le imprese legate al settore, è stato parte attiva nella costruzione della didattica del corso. A questa operazione, che riteniamo strategica per il nostro campus, Fondazione Flaminia intende offrire pieno sostegno. Il progetto riguarderà una molteplicità di ambiti formativi: dalla logistica, al diritto, dalla medicina all’ambiente, ai trasporti, ecc.”.

Il prorettore vicario Mirko Degli Esposti, nel dar atto degli sviluppi positivi del processo di caratterizzazione dell’offerta formativa ravennate, ha espresso l’interesse dell’Ateneo ad applicare questo modello e a partecipare a questo percorso. Ha segnalato inoltre il raggiungimento di alcuni importanti obiettivi quali dottorato di Campus, anello di congiuntura fondamentale tra livello formativo e ricerca, in questo momento in dirittura di arrivo, e internazionalizzazione dei corsi di laurea. Anche Ouidad Bakkali, assessore all’Università del Comune di Ravenna, nel suo intervento ha ribadito l’importanza di caratterizzare l’insediamento ravennate relativamente alle vocazioni territoriali e riconosciuto come fondamentale la costituzione di una filiera formativa delle professioni legate al Porto, che inizi a partire dagli istituti superiori per poi approdare ai corsi universitari. La relazione sul programma di attività 2017 di Fondazione Flaminia ha dunque messo in luce una significativa crescita, accanto alle tradizionali attività, in particolare del settore post laurea con un aumento di progetti gestiti, numero di iscritti e consistenza di budget complessivi. L’anno 2017 è stato inoltre positivo per il Centro per l’Innovazione di Fondazione Flaminia (Cifla) che ha visto un aumento dell’attività di progettazione europea e avviato l’attività di gestione del Tecnopolo di Ravenna con l’obiettivo di mettere in relazione le imprese con la realtà della ricerca e dell’innovazione come volano di crescita del territorio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bilancio 2017 di Fondazione Flaminia: "L'Università deve specializzarsi sul Porto"

RavennaToday è in caricamento