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Economia

Spiagge, la Corte di Giustizia europea boccia le concessioni al 2020: Regione al lavoro col governo

"Una sentenza- ragiona l'assessore regionale al Turismo Andrea Corsini- che non ci coglie impreparati. Un pronunciamento che era ampiamente preannunciato"

CNA - "Dopo la sentenza occorre subito togliere la categoria delle imprese balneari dalla situazione assurda in cui sono stati portati: ci vuole un intervento immediato del Governo con una norma temporanea di salvaguardia per evitare il caos e possibili problemi giuridici, in attesa di potere analizzare in maniera seria testi scritti di riforma da valutar", affermano Nevio Salimbeni, responsabile Cna Balneatori di Ravenna e Cervia e gli imprenditori Luca Rosetti (bagno Tiziano) e Mauro Farinella (bagno Medusa).

"Cna Balneatori ha voluto rimanere vicina alle imprese in questa giornata triste per il turismo italiano e per chi fa impresa seriamente - aggiunge Salimbeni -. Chiediamo al Governo misure non convenzionali e un intervento finalmente forte verso l’Europa per garantire l’impresa balneare italiana messa a rischio dall’applicazione di una Direttiva che non dovrebbe nemmeno riguardarla. Cna Balneatori di Ravenna e Cervia manterrà vivo un presidio permanente che potrà prendere altre forme più clamorose di lotta se non ci sarà un immediato intervento del Governo e una discussione nel merito delle norme proposte. Ricordiamo che la proroga al 2020 fu decisa dal Parlamento ed è stata convalidata dalle Regioni con documenti ufficiali”.

LEGACOOP - Per Legacoop Romagna, "serve una soluzione urgente per non disperdere il patrimonio imprenditoriale e lavorativo delle imprese balneari romagnole e italiane". Legacoop chiede alle istituzioni "di fare presto, dopo che la sentenza della Corte di Giustizia Europea ha dichiarato illegittima la proroga automatica delle concessioni demaniali fino al 2020. Purtroppo si tratta di un esito lungamento atteso, ragione in più per accelerare in direzione di una normativa nazionale che preservi il modello balneare che conosciamo e ponga le condizioni per un suo sviluppo".

I cooperatori di Legacoop Romagna chiedono "che vengano riconosciuti la professionalità dei gestori, il valore delle imprese, la capacità di aggregazione dell’offerta e un congruo periodo transitorio in grado di consentire alle imprese balneari di giungere alla legge di riordino del settore. Il nostro impegno resta teso a garantire la possibilità di crescita e sviluppo delle imprese operanti nel settore, il lavoro e la professionalità degli operatori, la tutela degli investimenti e delle opere realizzate".
 

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