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Bolkestein ambulanti, le associazioni: "Basta con le facili strumentalizzazioni"

Le associazioni ribadiscono alcuni principi fondamentali: "l’Intesa in Conferenza Unificata 5 luglio 2012 va preservata e applicata in toto"

Sul commercio ambulante Anva Confesercenti e Fiva Confcommercio chiedono un'intesa per dare certezza alla categoria. "Fin dalla discussione del Decreto Legislativo 59/2010 nelle competenti commissioni parlamentari, Anva Confesercenti e Fiva Confcommercio hanno sostenuto la necessità di escludere il commercio ambulante e su aree pubbliche dall'ambito della Direttiva Bolkestein - esordiscono le associazioni di categoria -. Non abbiamo voluto, come si dice da qualche parte, l’introduzione della normativa nel settore. L’abbiamo invece subita e cercato successivamente di governarla attraverso l’Intesa in Conferenza Unificata. E, in effetti, l’applicazione integrale dell’Intesa e dei suoi Documenti applicativi emanati dalle Regioni consente di mettere in sicurezza le imprese di commercio su aree pubbliche, grazie ai criteri di professionalità ivi individuati. Quanti, oggi, vorrebbero azzerare l’Intesa rischiano di mettere in discussione e quindi vanificare il riconoscimento dei diritti e della professionalità garantito dalla stessa Intesa".

"La successione degli avvenimenti, tutta ricompresa all’interno di un arco di tempo che va dall’inizio di novembre 2016 fino alla fine dell’anno ha creato, sia all’interno della categoria che degli Enti Locali che già avevano iniziato le procedure di selezione, un palese sconcerto ed aumentato in modo esponenziale il grave stato di incertezza operativa nel quale versa il settore innescando un processo di destabilizzazione e un vero e proprio caos procedurale - proseguono Confesercenti e Confcommercio -. Ribadiamo che, allo stato attuale, ogni altro intervento normativo prima che sia concluso l’iter di attuazione dell’Intesa sarebbe estremamente deleterio, in relazione a quella che è l’attuale situazione del settore e tenuto conto della necessità di mettere in qualche modo un punto fermo al permanente stato di incertezza".

Le associazioni ribadiscono alcuni principi fondamentali: "l’Intesa in Conferenza Unificata 5 luglio 2012 va preservata e applicata in toto, sia in relazione ai criteri da essa previsti sia in relazione alle scadenze; va salvato il lavoro (ed anzi valorizzato maggiormente) il lavoro svolto dalle Regioni sul tema dell’applicazione dell’Intesa; vanno salvaguardati gli effetti degli atti già adottati dai Comuni per l’espletamento delle procedure e degli adempimenti connessi alla riassegnazione delle concessioni in scadenza". Viene chiesto il "nulla osta a che i Comuni inadempienti abbiano maggior tempo a disposizione per completare le procedure purché esse siano avviate prima della scadenza".

"E’ evidente a questo punto che, per consentire una parità di trattamento di tutte le concessioni, bisognerà prevedere uno slittamento tecnico della nuova decorrenza iniziale delle concessioni interessate dal provvedimento - concludono -. Appare dunque necessario che la norma sia emendata allo scopo di renderla pienamente applicabile e razionalmente logica, nel rispetto dei vincoli posti dalla normativa comunitaria e statale vigente. Superata questa contingenza, Anva e Fiva riaffermano il loro impegno unitario per superare – insieme a Governo e Parlamento – il tema dell’applicazione della Bolkestein. La storia e l’esperienza insegnano tuttavia che gli aspetti tecnici si risolvono con uno sforzo d’insieme e concertato fra istituzioni e categorie e attraverso un lavoro paziente e puntuale, non certamente dando voce alla demagogia.

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