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Economia

Bonus edilizia, Confartigianato: "Blocco a sconto in fattura e cessione credito? Provvedimento incomprensibile"

Secondo l'associazione di categoria il provvedimento "metterà in crisi ed in difficoltà tutta la filiera, dalle imprese ai cittadini"

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta giovedì, per tutti i bonus in edilizia (sia superbonus sia bonus ordinari) non è più possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito: resterà, pertanto, ammesso solo l’utilizzo diretto della detrazione da parte del beneficiario da esercitare in dichiarazione dei redditi. Con norma di carattere transitorio, è stato previsto che l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito resta possibile solo nei casi in cui l’intervento sia iniziato prima della data di entrata in vigore del DL. Nello stesso decreto-legge è stato introdotto il divieto per tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare crediti di imposta scaturiti dalle opzioni di cessione. Confartigianato, a livello nazionale, ha manifestato da subito la propria contrarietà a questo repentino blocco nella circolazione dei crediti che avrà inevitabili ricadute su occupazione e investimenti.

"Riteniamo si tratti di un provvedimento incomprensibile nel merito e nel metodo - è la denuncia di Tiziano Samorè, Segretario provinciale di Confartigianato - che metterà in crisi ed in difficoltà tutta la filiera casa: imprese edili, impiantisti, serramentisti, professionisti e, ovviamente, anche i cittadini. Nei mesi scorsi, per settimane, per predisporre la Legge di Bilancio 2023, vi sono stati confronti e contributi da parte del Sistema Confartigianato con il Governo che hanno riguardato anche la disciplina dei Bonus e Superbonus e si era giunti, con l’emanazione della Legge a fine 2022, ad un quadro complessivo equilibrato e condiviso che teneva conto della realtà della situazione e delle esigenze di imprese e cittadini. Ora, dal giorno alla notte, il Governo smentisce sé stesso e, soprattutto, smentisce la concertazione con le Parti Sociali e l’interlocuzione con il mondo della rappresentanza d’impresa azzerando, di fatto, buona parte delle commesse sottoscritte, o che stavano per essere sottoscritte. In questo modo, tra l’altro, fa un enorme passo indietro sull’esigenza di efficientare energeticamente gli edifici, proprio mentre sta per venire avanti anche la Direttiva Europea in materia".

"Abolendo la cessione del credito e lo sconto in fattura – è la conclusione di Samorè - a rimetterci sono soprattutto i redditi più bassi, quelli che faticano a pagare l’intero importo dei lavori e che hanno una capienza fiscale limitata. Il sistema-Paese, in questo momento, non può permettersi questo incomprensibile provvedimento ed occorre tornare immediatamente alla situazione di ieri, quella concertata e condivisa con la rappresentanza del mondo economico e sociale. Confartigianato interverrà sulle Istituzioni ad ogni livello per correggere questa scelta profondamente sbagliata".

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