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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Edilizia, ecco i "bonus per mobili e ristrutturazioni"

Settembre è il mese dei ritorni e dei nuovi inizi. Spesso è anche il mese dei piccoli interventi per riadattare la casa alle esigenze familiari: un angolo studio per poter lavorare o stare al computer anche tra le mura domestiche

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Settembre è il mese dei ritorni e dei nuovi inizi. Spesso è anche il mese dei piccoli interventi per riadattare la casa alle esigenze familiari: un angolo studio per poter lavorare o stare al computer anche tra le mura domestiche, una riorganizzazione delle stanze per dare più spazio ai figli, una cucina da sfruttare meglio, un bagno da rifare, un salotto modificato o più ampio, ovvero tutte modifiche che possono richiedere piccole ristrutturazioni e acquisto di nuovi mobili. Il momento è davvero favorevole. Con l'approvazione del decreto legge 63/2013 all'inizio di agosto 2013, le detrazioni per l'edilizia passano dal 36 al 50 per cento, e la somma massima è elevata a 96.000 Euro.

"A questo- puntualizza Francesco Buscaroli, titolare del mobilificio La Viola tra Lugo e S.Agata sul Santerno- si aggiunge che, per la prima volta, esiste anche un bonus mobili: altri 10.000 Euro potranno essere detratti se vengono acquistati mobili per arredare quegli spazi ristrutturati". I mobilieri e le aziende del design sono in fermento proprio per il bonus mobili che consente, come detto, per le operazioni di ristrutturazione anche la detrazione fiscale del 50% sugli acquisti di arredamento. Il termine ultimo per le detrazioni cade nella giornata del 31 dicembre 2013, ma esistono i presupposti per un'eventuale proroga a tutto il 2014 per quanto riguarda le ristrutturazioni di casa. "MI fa piacere che ci si ricordi anche di noi- conclude lo stesso Buscaroli- anche perché la nostra categoria, come tutte le altre di innumerevoli settori, ha sofferto e non poco la recessione economica".

"Faccio questo lavoro dal 1974 e ho iniziato in via Viola a Santa Maria in Fabriago; fino a poco tempo fa avevo undici dipendenti che per forza di cose, anche se ho cercato di limitare i tagli, ho dovuto ridurre a nove. A farne le spese purtroppo sono state due persone, tuttavia mi auguro vi sia un'impennata che mi consenta di poter rientrare in organico. Ne ho bisogno in quanto chi entra nel mio mobilificio si trova di fronte ad una esposizione di circa 3.000 metri quadri in grado di contenere ogni tipologia di mobile. E la clientela va assistita costantemente nell'acquisto. Mi auguro che il decreto,poi trasformato in legge, porti ad un incremento delle vendite. Non ho problemi ad assumere se ne sussistono le condizioni. Noi del resto vogliamo mettere a disposizione arredatori preparati che devono seguire il cliente in tutte le fasi della progettazione, dal preventivo gratuito fino alla post-vendita con relativi servizi assistenza. E parlo anche di arredamento completo".

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