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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Boom di turisti in città: "Dopo Alberto Angela investire su spot tv"

Il ponte pasquale, con prolungamento naturale sul 25 aprile e 1 maggio, ha portato fiumi di turisti in città, sicuramente in quantità di gran lunga superiori alle aspettative

Il ponte pasquale, con prolungamento naturale sul 25 aprile e 1 maggio, ha portato fiumi di turisti in città, sicuramente in quantità di gran lunga superiori alle aspettative. "Inutile negare che la promozione mediatica ricevuta grazie agli speciali di Alberto Angela abbiano influenzato quel turismo organizzato un po’ all’ultimo e curioso di vedere dal vivo i nostri gioielli presentati in tv", spiega la capogruppo in consiglio comunale di CambieRà, Samantha Tardi. Già qualche giorno fa Alberto Ferrero, di Fratelli d'Italia, aveva proposto come forma di 'ringraziamento' l'attribuzione al presentatore televisivo della cittadinanza onoraria.

"A questo va sicuramente aggiunto il copioso quantitativo di gruppi, scolastici e non, che ha invaso le vie del nostro centro storico e i principali monumenti, magari soffermandosi solo per una giornata, ma che hanno sicuramente contribuito alla resa di un’immagine spettacolare e soddisfacente per il cuore della nostra città: un via vai degno di una grande città turistica - aggiunge la consigliera d'opposizione - Che la nostra amministrazione stia lavorando da tempo per rendere la nostra Destinazione un luogo fertile per la redazione e la produzione di speciali televisivi, evidentemente a noi utili, ci è noto; tuttavia il sentimento che aleggia dietro a questo risultato clamoroso è quello del “è stato un caso” e la cosa è bene non ignorarla. Il fatto che di primo impatto si imputi il merito di questo boom ad Alberto Angela, tanto da far piovere persino la proposta di concedergli la cittadinanza onoraria, la dice lunga sulla percezione qualitativa della gestione delle politiche turistiche da parte dei nostri amministratori. Visto quanto afferma l’assessore al turismo Giacomo Costantini riguardo alle aspettative, ovvero "c'è in atto, da tempo un trend positivo per le città d'arte; un trend che continua a crescere. Quindi non sono sorpreso perchè avevamo un'aspettativa positiva”, sarebbe stato il minimo predisporre per tempo, con la collaborazione di tutti gli stakeholder, una sorta di indagine di mercato, composta da poche e semplici domande, per poter avere un quadro chiaro ed estremamente utile su quali fossero state le iniziative che hanno spinto il turista a visitarci, se non altro al fine di aggiustare il tiro per i futuri investimenti. Investimenti che, proprio alla luce dello straordinario risultato, andrebbero organizzati e ponderati, magari rendendoli minori in termini numerici, ma aumentando la relativa qualità e potenza di ritorno. Se uno speciale di Alberto Angela ha davvero portato a questo, sarebbe quindi fondamentale ragionare sull’eventualità di realizzare spot televisivi da far girare nei principali canali nazionali non solo a ridosso di feste, ma un po’ tutto l’anno, evitando magari di spendere in altre situazioni meno redditizie: darsi priorità d’investimento e soprattutto organizzarsi e programmarsi, con obiettivi chiari, che oggi comunque, continuano a latitare, dato che continua a non vedersi il Piano Strategico. L’insistenza nel focalizzarsi sulle “sagre alle varie ed eventuali”, spacciandole come attrazioni turistiche, mentre trattasi solo di riempi-piazze con passaggio e passeggio locale o limitrofo, dimostra che non si ha ancora ben inteso che esse dovrebbero essere un piacevole contorno offerto ai turisti che sono già in città, perché precedentemente attratti da altro, e null’altro".

Ultimo, ma non ultimo, il tema della gestione dei picchi d’affluenza: "E' stato molto affascinante fotografare la lunga fila di turisti per tutta via Argentario e incrociante persino la via Cavour, ma questo ha messo in luce tutti i deficit che la città ha in termini di organizzazione delle biglietterie monumentali - puntualizza Tardi - Il tema è ormai vecchio come il mondo: i monumenti Unesco sono gestiti dall’Opera di Religione della Diocesi i quali, nonostante le richieste ormai perpetrate negli anni da parte della nostra amministrazione, pare non abbiano alcuna intenzione nè di aumentare i punti di vendita, nè di migliorare i canali di distribuzione dei titoli. Conseguentemente ci si è ritrovati con file assurde nei principali monumenti e deserto totale in altri punti vendita meno noti, a causa della pessima comunicazione resa dalla stessa Diocesi ai turisti in attesa sulle varie biglietterie distribuite sul territorio (si pensi, per esempio, che gli Iat cittadini non possono direttamente vendere i biglietti dei monumenti Unesco). Questo non va bene, come non è andato affatto bene chiudere il Mausoleo di Galla Placidia per troppa gente! Una città che investe sul turismo e mira a crescere non può permettersi di veder chiudere in anticipo la propria punta di diamante, anziché vederla aperta straordinariamente fino a notte fonda, pur di non scontentare gli ospiti. Fondamentale quindi, sin da domani, focalizzarsi su questi problemi gestionali che vanno risolti nel più breve tempo possibile, pretendendo un incontro con i proprietari dei monumenti e cercando di far capire loro che Ravenna può sicuramente fare e rendere di più. Nel 2019 sarebbe opportuno che tutti gli attori del turismo cittadino si adattassero ai tempi moderni in termini tecnologici e infrastrutturali ed evitassero di ostacolare il lavoro altrui. Sono assolutamente concorde con l’assessore Costantini quando afferma che “Ravenna è una Ferrari”, ma la Ferrari è un’auto che non possono guidare tutti, quindi solo il tempo ci dirà se il pilota ha portato Ravenna in pole position, dimostrando che il merito dei risultati è suo e del team, viceversa la scuderia lo sostituirà".

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