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Turismo e "Brand Romagna": "E' necessario abbattere i campanilismi"

Il presidente Confcommercio provincia di Ravenna Paolo Caroli ha sottolineato come "occorra un impegno più celere e concreto e circostanziato sulla mobilità del turista

Tante carne al fuoco al convegno "Turismo Day 2017 Destinazione Romagna: città d’arte, mare, collina, parchi e percorsi naturalistici", che si è svolto mercoledì nella sede di Confcommercio Ascom di Cervia. Due i focus analizzati all’interno di Turismo Day: i collegamenti per il turismo e le idee e i progetti della Destinazione Romagna. Partendo dalla richiesta "di un’organizzazione turistica che coinvolga tutto il territorio romagnolo, e quindi allargato rispetto ad oggi, abbattendo i campanili", il presidente Confcommercio provincia di Ravenna Paolo Caroli ha sottolineato come "occorra un impegno più celere e concreto e circostanziato sulla mobilità del turista, che deve essere messo in grado di usufruire di collegamenti rapidi, comodi ed efficienti".

La richiesta di velocizzare i collegamenti è stato al centro anche dell’intervento del sindaco di Cervia Luca Coffari, che ha auspicato "per il prossimo futuro non troppo lontano un forte investimento per una grande opera infrastrutturale della Romagna. Per ottenerlo è necessario fare squadra e c’è necessità che gli amministratori lancino questa sfida tutti insieme". Ampio dibattito poi sulla proposta di puntare sull’aeroporto di Forlì come seconda pista di Bologna che si inserisce in una nuova visione della politica dei trasporti aeroportuali e in considerazione del fatto che lo scalo bolognese oggi è congestionato.

QUESTIONE AEROPORTO - Per il sindaco Davide Drei "si è aperta una nuova fase, tutta da costruire, anche se tre anni si sono persi. Il dibattito si deve incentrare sulle condizioni di gestione dell’aeroporto. E non si può più pensare a ‘salvatori’ che arrivino da fuori regione o dall’estero, come ora. Ci sono forze economiche interessate ad investire sull’aeroporto di Forlì? Penso di si - ha sottolineato Drei - c’è un rinnovato interesse e ci sono potenziali investitori". Anche per il presidente Confcommercio Ravenna Mauro Mambelli, che aveva lanciato la proposta di seconda pista dell’aeroporto di Bologna, facendo propria la proposta di Federalberghi Ravenna, l’aeroporto di Forlì "può essere oggi un incentivo al turismo e un’opportunità concreta per il territorio: la nuova prospettiva che si sta aprendo è una risorsa incredibile che non va persa e soprattutto non va fatto l’errore che è stato commesso con la tranvia Forlì-Ravenna inaugurata nel 1883 e chiusa nel 1929. Quella linea oggi sarebbe stata un importante via di collegamento tra le due città". Anche per il presidente Confcommercio Forlì Roberto Vignatelli, "sull’aeroporto di Forlì (attivo e funzionante al 100%) è necessario trovare le sinergie giuste perché potrebbe essere la chiave di volta per mettere in moto le nostre eccellenze".

L’assessore regionale al turismo Andrea Corsini ha commentato che "complessivamente la regione è collegata bene con il resto del mondo". Sul trasporto aereo, l’assessore ha delineato il quadro regionale che vede "l’aeroporto di Parma con una vocazione commerciale, l’aeroporto di Bologna come hub regionale e l’aeroporto di Rimini strategico per il turismo". "Per l’aeroporto di Forlì va individuato uno sbocco positivo - ha evidenziato -. L’Enac entro 6/8 mesi dovrebbe concludere l’iter per la nuova concessione di gestione, dopo la revoca ad Halcombe. Però la Regione non può aspettare che qualcuno rilanci l’aeroporto di Forlì e quindi per conquistare quote di mercato occorre lavorare con Bologna e Rimini, realtà presenti sul territorio". L’assessore ha comunque auspicato "in una cordata di imprenditori seri che abbia voglia di investire sullo scalo di Forlì, ma oggi questa opportunità non c’è". 

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