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Sicurezza sul lavoro: 20 anni senza infortuni alla Cabot Italiana

La particolare celebrazione è stata svolta dall’ingegner Roberto Ballardini, oggi amministratore delegato dell’azienda, che all’epoca dell’ultimo infortunio era un impiegato della stessa Cabot Italiana

Nei giorni scorsi all’interno dello stabilimento Cabot Italiana, in via Baiona a Ravenna, è stato “festeggiato” un anniversario particolarmente significativo: da 20 anni, l’azienda ravennate non registra alcun infortunio sul lavoro. L’ultimo infortunio risale infatti al lontano 29 agosto 1993 (e fu comunque cosa non grave, risolta con 15 giorni di convalescenza). La particolare celebrazione è stata svolta dall’ingegner Roberto Ballardini, oggi amministratore delegato dell’azienda, che all’epoca dell’ultimo infortunio era un impiegato della stessa Cabot Italiana.
 
“E’ un traguardo importante per noi: che richiede attenzione, sforzi, concentrazione, aderenza alle procedure e un duro lavoro da parte di tutti i nostri addetti – sottolinea Ballardini -. Siamo convinti che la sicurezza in azienda sia innanzitutto un fatto di cultura personale e aziendale: per questo, mentre da un lato mettiamo in atto la piena applicazione delle metodologie di Process Safety Management, dall’altro coinvolgiamo costantemente i dipendenti nei processi di sicurezza, anche tramite addestramenti e riunioni, nonché il management. In particolare, il nostro sistema permette segnalazioni facili da parte di tutti i dipendenti, e richiede suggerimenti da tutti; viene assegnato anche un premio di partecipazione, basato – fra i vari parametri – anche sulle segnalazioni di sicurezza; ed è fondamentale la valutazione dei rischi prima dell’avvio di ogni attività”

Cabot Italiana è la sussidiaria di una multinazionale statunitense, Cabot. L’attività dell’impresa ravennate consiste nella produzione di “nero di carbonio”: una denominazione che riguarda una serie di prodotti diversi - per caratteristiche chimico-fisiche e per applicazione – utilizzati nell’industria della gomma, della plastica, delle vernici e degli inchiostri. In particolare, gran parte del nero di carbonio viene utilizzato nella produzione di pneumatici (per ogni veicolo, dalle auto alle biciclette, dai trattori agli aeroplani): è grazie al nero di carbonio che uno pneumatico acquista caratterisitiche di durata, sicurezza, affidabilità, comfort.

L'azienda produce 16 tipi di nero di carbonio, grazie a tre linee produttive che utilizzano la stessa tecnologia. All’interno dello stabilimento è ubicato un impianto di termovalorizzazione e recupero energetico del gas di scarto (il residuo che si ottiene dal processo di produzione del nero di carbonio) mediante il quale è prodotta l’energia elettrica necessaria ai fabbisogni dello stabilimento. L'impresa adotta un Sistema di Gestione della Qualità UNI EN ISO 9001:2008; un Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 e un Sistema di Gestione dell’Energia UNI EN ISO 50001 (la certificazione relativa a quest’ultima è stata ottenuta nel novembre 2013).

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