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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Camera di Commercio di Ravenna e Ferrara, Giorgio Guberti è il nuovo presidente: "Luogo naturale di confronto"

Il neo presidente: "Dovremo saper fare squadra nei tanti ambiti che ci legano, indirizzando la nostra attenzione a progetti di ampio respiro, con larghezza di vedute, spirito di inclusione e profondità di analisi"

Pochissimi minuti sono stati necessari per avere il nuovo presidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna. Con un voto palese e unanime, poco dopo le undici di mercoledì mattina, Giorgio Guberti, già presidente e poi commissario straordinario dell’Ente di Viale Farini, è stato eletto, alla presenza di Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali della Regione Emilia-Romagna, del prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, della viceprefetto vicaria di Ferrara, Francesca Montesi, dei presidenti delle Provincie di Ferrara e Ravenna, Gianni Michele Padovani e Michele de Pascale, e del presidente e segretario generale di Unioncamere, Andrea Prete e Giuseppe Tripoli, alla guida della nuova Camera di commercio per i prossimi cinque anni. Giorgio Guberti, ravennate, 63 anni, potrà contare, insieme agli altri amministratori camerali, su una struttura che ad oggi impiega persone, nei suoi diversi servizi, presso la sede legale di Ravenna, la sede territoriale di Ferrara e le sedi decentrate di Cento, Comacchio, Faenza e Lugo.

A presiedere la seduta il consigliere più anziano di età, Giovanni Pausini, che ha espresso al neo-eletto “le più vive felicitazioni per il risultato conseguito e gli auguri di buon lavoro". Il Consiglio della massima istituzione economica delle provincie di Ferrara e Ravenna si riunirà nuovamente, presso il capoluogo estense, il prossimo 3 maggio per l’elezione della Giunta, la quale provvederà successivamente a nominare al proprio interno il vice presidente. Un territorio di 4.500 Kmq, 39 comuni e 725.000 abitanti, 88.946 le imprese registrate, 265.000 gli addetti di cui il 42% nei servizi, 20,9 miliardi di euro il valore aggiunto complessivo e oltre 9 miliardi le esportazioni. Tra i settori economici, svetta il terziario con il 55,5% di imprese sul totale, seguito da agricoltura (21,4%), costruzioni (15,2%), industria e public utilities (7,9%). Le imprese femminili sono il 22,4%, il 7,2% quelle giovanili mentre le imprese straniere si attestano al 12,2%. Questi i numeri della nuova Camera di commercio, che potrà contare su proventi superiori agli 8 milioni di euro e che sarà ancora più forte perché nascerà sulle fondamenta delle due Camere di origine, mantenendone le radici e le buone prassi ed esprimendo le ambizioni di un territorio più ampio e articolato che ha l’aspirazione e le competenze per contribuire a traghettare la Regione Emilia- Romagna ed il Paese verso la ripresa.

Un’appassionata relazione quella d’insediamento del presidente Guberti, da cui si evincono i temi fondamentali che saranno alla base del programma di lavoro dei nuovi Organi: il tema infrastrutturale, in cima alla lista delle priorità, e la “sinergia tra i due territori” sono la cifra che contraddistinguerà questo mandato. “La Camera – ha sottolineato Guberti - sarà il luogo naturale di confronto e interazione tra tutte le Istituzioni sui temi economici e sulle strategie di sviluppo; il mio intento sarà quello di porre in primo piano l’economia reale, le imprese e gli imprenditori confermando il ruolo della Camera quale centro propulsivo di sviluppo economico e sociale. Dovremo saper fare squadra – ha proseguito il neo presidente – nei tanti ambiti che ci legano, indirizzando la nostra attenzione a progetti di ampio respiro, con larghezza di vedute, spirito di inclusione e profondità di analisi. Il mondo delle imprese si aspetta questo da noi, e questo il legislatore oggi ci chiede di fare. Il tutto in un quadro meglio delineato rispetto a Stato, regione, enti locali e altri soggetti dello sviluppo, a cominciare dalle associazioni di categoria, nostre compagne di viaggio”. E ancora “Prospettive comuni di sviluppo, inoltre, sono quelle legate al potenziamento delle infrastrutture stradali e ferroviarie in grado di consentire al sistema delle imprese, anche attraverso il porto di Ravenna, sempre più punto focale della logistica delle merci emiliano-romagnole e ora cuore pulsante della Zona Logistica Semplificata, di avere un efficiente collegamento, anche verso il Nord Est e l'Europa orientale attraverso il corridoio Baltico-Adriatico. Preserveremo, infine - ha concluso Guberti - tutte le attuali sedi per garantire quel presidio territoriale di prossimità che le imprese richiedono a gran voce”.

“Oggi, dopo un travaglio lungo diversi anni, siamo giunti finalmente alla conclusione di un percorso che saluta l’avvio storico di un’esperienza nuova. Il grande senso di responsabilità da parte di tutte le Associazioni coinvolte - dichiara l’assessore regionale Vincenzo Colla - ha permesso di trovare una sintesi che consente di unificare, come richiesto dalla legge, le Camere di Commercio di Ferrara e Ravenna. Un’unica Camera di Commercio permetterà di fare economia di scala e guardare agli investimenti in una nuova dimensione di area diffusa. L’unificazione permetterà inoltre di sbloccare le assunzioni e ripristinare la pianta organica dell’Ente, ovviando così al rischio di depauperamento delle competenze. Al Presidente Guberti – prosegue Colla - persona di grande qualità che conosce bene le dinamiche del territorio, auguro un buon lavoro e assicuro la disponibilità della Regione Emilia-Romagna a supportare il nuovo corso dell’Ente camerale. Siamo a disposizione anche per la discussione programmatica che faranno la nuova Giunta e il nuovo Consiglio: soggetti esperti che conoscono bene i nodi di questi due territori e sono sicuro sapranno operare al meglio per la crescita della comunità e lo sviluppo innovativo di tutta l’area”.

“Si conclude oggi il percorso di integrazione tra due realtà camerali che operano in territori di grandissimo pregio sotto il profilo storico ed economico”, ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Da questa integrazione nasce oggi una realtà nuova, più solida, capace di dare risposte ancora più efficaci e pronte alle imprese. Al nuovo presidente, Giorgio Guberti, vanno i miei migliori auguri di buon lavoro”.

De Pascale: “Il nuovo ente sia volano per turismo, polo unico della chimica e adeguamento infrastrutturale” 

“Come noto avremmo auspicato, sia noi che gli amici di Ferrara, il mantenimento di un ente camerale autonomo. È stato un grave errore dei Governi che si sono succeduti in questi anni, compreso l’attuale, quello di non prendere atto che questa riforma andava cambiata. Anche in relazione alla scelta di ridare ruolo e funzioni alle Province, la perdita della corrispondenza tra provincia e Camera di commercio è un errore strutturale, ma le decisioni sono state prese e non possiamo che accettare di cogliere le opportunità di questo nuovo ente che si va a costituire”. Così il sindaco e presidente della provincia di Ravenna Michele de Pascale alla prima riunione della nuova Camera di Commercio di Ravenna e Ferrara, insediatasi questa mattina in viale Farini.

“La prima opportunità è quella di un ente vocato alla crescita turistica di due territori che lavorano su tutte e tre le principali linee di sviluppo turistico: balneare, ambientale e culturale. La Camera potrà caratterizzarsi come un ente fondamentale nello sviluppo armonioso di questi tre grandi filoni, che per entrambi i territori andranno promossi con pari impegno ed energia - prosegue il sindaco - In secondo luogo la Camera potrà configurarsi come un ente in grado di trasformare i due poli industriali legati alla chimica di Ravenna e Ferrara in un unico sito produttivo, valorizzandone le connessioni e creando sinergie tra le imprese dei due distretti, accompagnandoli verso la transizione ecologica ma anche aumentandone la competitività e l’attrattività per nuovi investimenti. Altro punto fondamentale è la valorizzazione dell'identità agroalimentare fondamentale per entrambi i territori che hanno in comune sia la vocazione agricola che la pesca e la miticultura".

"Da ultimo la Camera potrà essere la capofila della battaglia per un recupero del deficit infrastrutturale presente nel nord-est dell’Emilia-Romagna essenziale anche per lo sviluppo del Porto di Ravenna. Un progetto su tutti è l'adeguamento della strada statale 16. Dal punto di vista ferroviario, oltre alla connessione Ravenna-Bologna, che per noi rimane un tema fondamentale, si potrà aprire anche un nuovo fronte sulla valorizzazione della Ravenna-Ferrara-Venezia, che dal punto di vista turistico rappresenterebbe un’opportunità straordinaria. Voglio complimentarmi infine con Giorgio Guberti - conclude De Pascale - che in questi anni ha guidato mirabilmente, prima da presidente e poi da commissario, la Camera di Commercio di Ravenna. Abbiamo già potuto conoscerne l’altissima professionalità, la serietà e la competenza, sono certo che ora, in stretta collaborazione con il futuro vicepresidente indicato dal territorio ferrarese, sarà apprezzato e stimato anche da Ferrara, come lo è stato qui a Ravenna”.

Confindustria Romagna: "Sempre disponibili al dialogo in una logica di area vasta"

Anche Confindustria Romagna augura buon lavoro al neopresidente Guberti, "interlocutore primario per l’Associazione, che sarà sempre disponibile al dialogo e alla collaborazione in una logica di area vasta. Nella convinzione che il perimetro naturale della Romagna sia il solco su cui muoversi per la crescita e lo sviluppo del territorio e della comunità, auspichiamo che il nuovo mandato apra a importanti e necessarie sinergie con la Camera di Commercio della Romagna sui temi di valenza sovra provinciale".

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