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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

L'allarme: "La riforma ridimensiona le Camere di Commercio"

"A Ravenna la Camera di commercio ha contribuito in maniera sostanziale alla nascita e allo sviluppo del porto, della Sapir, del Terminal Crociere, di Omc, conferenza internazionale sull'offshore", ricorda Gigante

"La riforma delle Camere di commercio in corso di approvazione potrebbe pesantemente ridimensionare il ruolo degli enti camerali, eliminando tutte quelle funzioni finalizzate allo sviluppo delle imprese e del territorio che fino ad ora le Camere hanno svolto gratuitamente e senza gravare sul bilancio dello Stato". E' l'allarme che lancia il presidente della Camera di Commercio di Ravenna, Natalino Gigante. "Potrebbe venir meno - evidenzia - la possibilità di erogare contributi alle imprese intervenire sullo sviluppo delle infrastrutture locali; agevolare le imprese nell’accesso al credito e mettere a disposizione fondi per nuovi investimenti; sostenere la nascita di nuove imprese; garantire la tutela della proprietà industriale e favorire l'internazionalizzazione delle imprese".

"A Ravenna la Camera di commercio ha contribuito in maniera sostanziale alla nascita e allo  sviluppo del porto, della Sapir, del Terminal Crociere, di Omc, conferenza internazionale sull'offshore, ed è nell'interesse di tutte le imprese che la Camera ha messo a disposizione dei Consorzi Fidi quasi 6 milioni di euro negli ultimi cinque anni per favorire l'accesso al credito e quindi la tenuta del sistema imprenditoriale in un momento di forte crisi - continua Gigante -. Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla professionalità del personale camerale: competente e con un forte senso di identità, la cui dispersione non porterebbe alcun vantaggio. Le Camere di commercio in questi anni hanno sviluppato una spiccata vocazione all'innovazione e digitalizzazione dei loro servizi, oramai tutti telematici, e attraverso le loro strumentazioni e professionalità possono contribuire in modo fattivo agli obiettivi di innovazione del Paese. Il cambiamento non ci preoccupa, è nel DNA delle Camere, amministrate con logiche aziendali improntate all'efficienza e alla qualità dei servizi". 

"In particolare, oggi potremmo dare il nostro contributo per favorire la massima semplificazione degli adempimenti che gravano sulle imprese e attuare le innovazioni necessarie quali il fascicolo digitale dell'impresa; dare impulso e omogeneità agli Sportelli Unici delle Attività Produttive favorire il rapporto tra il mondo della scuola e quello delle imprese attraverso la modalità dell'alternanza scuola-lavoro; promuovere una cultura della legalità e della responsabilità sociale delle imprese sostenere attivamente le imprese nei percorsi di internazionalizzazione attraverso la rete delle Camere di commercio nel mondo - conclude -. Ritengo dunque fondamentale che le Camere facciano fronte comune e diano voce alle ragioni di una riforma che deve essere portata avanti attraverso proposte concrete per valorizzare le professionalità e non per sminuirle e disperderle. Mi unisco agli appelli levati in questi giorni alle forze politiche affinchè si interessino ai contenuti di questa riforma e ci supportino nella realizzazione delle proposte che intendiamo presentare, in linea con gli obiettivi di innovazione ed efficienza del Governo".

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