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Economia

Camere di Commercio Ravenna-Ferrara, Confindustria: "Serve un riordine ragionato"

E' quanto afferma il presidente di Confindustria Paolo Maggioli in merito alle ultime novità sulla fusione tra gli enti ravennate e ferrarese

“Un apparentamento tra le Camere di commercio di Ravenna e Ferrara era innaturale e avrebbe indebolito la Romagna: lo avevamo detto fin dalla prima ora, e quindi non possiamo che guardare con favore alle ultime prese di posizione in materia". E' quanto afferma il presidente di Confindustria Paolo Maggioli in merito alle ultime novità sulla fusione tra gli enti ravennate e ferrarese. "Oggi rivendichiamo la coerenza e la bontà della nostra posizione, ma avremmo preferito evitare mesi di incertezze, toto-nomi e battaglie su quella che è la casa di tutte le organizzazioni economiche, un punto fermo e un riferimento vitale nel nostro lavoro associativo quotidiano”.

“La naturale destinazione dell’ente camerale ravennate non può che essere il contesto romagnolo, a cui bisogna guardare ad ogni livello organizzativo, come stiamo facendo in associazione e come stanno facendo da tempo anche altre realtà sindacali e istituzionali – prosegue il numero uno degli industriali romagnoli - Il riordino deve essere completo e ragionato, in modo che ci siano interlocutori certi e competenze chiare per ogni ufficio”. “Anche se non concordavamo con il percorso precedente, abbiamo lavorato in maniera propositiva con i colleghi delle altre realtà associative per l’unitarietà del percorso – ricorda Tomaso Tarozzi, vicepresidente di Confindustria Romagna a capo della delegazione ravennate - Restiamo fedeli a quello spirito, sperando che le nuove indicazioni normative arrivino in fretta: l’ultima cosa di cui hanno bisogno è l’incertezza del quadro nel quale muoversi”.

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