Caviro chiude l'anno con un fatturato di 362 milioni di euro
Il patrimonio netto registra 89,2 milioni di euro la posizione finanziaria netta passa da 53,6 milioni di euro a circa 51,2 milioni di euro
È un bilancio ben sopra alle aspettative quello approvato lunedì mattina dai soci del gruppo Caviro per l’assemblea annuale. Agli ottimi risultati raggiunti dalle vendite di vino in gdo e all’estero si è infatti sommata la crescita del comparto di produzione e vendita di alcol, effetto direttamente collegato all’ondata pandemica che ha imposto igienizzazioni su piccola e grande scala, cui Caviro ha risposto in maniera tempestiva e proattiva. Gli investimenti effettuati nel corso degli ultimi due anni negli ambiti della ricerca e sviluppo, della tecnologica e della qualità del prodotto, hanno infatti permesso di fare la differenza soddisfando da un lato la domanda di prodotto da parte del consumatore finale e, dall’altro, garantendo il servizio e l’attenzione anche in momenti in cui l’approvvigionamento di materie prime, era un’esigenza reale e urgente.
"Lo scenario macroeconomico nazionale e internazionale è stato fortemente condizionato dalla pandemia - ha evidenziato Carlo Dalmonte, presidente del gruppo Caviro. - Le società e le attività del nostro Gruppo hanno subìto in forma diversa gli effetti dell’emergenza: se da un lato abbiamo dovuto prendere atto del rallentamento del mercato del vino nel canale Horeca, dall’altro abbiamo constatato l’incremento e le ottime performances di quelle indirizzate alla gdo all’Export, alla produzione di igienizzanti e ai servizi per la filiera agroindustriale".
Il fatturato consolidato del Gruppo nell’esercizio chiuso al 31 agosto 2020 ha raggiunto una quota di 362 milioni di euro. L’Ebitda sfiora i 27 milioni di euro, con una incidenza del 7,4% sul fatturato, mentre l’utile di esercizio è di 4,4 milioni di euro. Il patrimonio netto registra 89,2 milioni di euro la posizione finanziaria netta passa da 53,6 milioni di euro a circa 51,2 milioni di euro, grazie alla riduzione del circolante operativo. La composizione dei ricavi del gruppo è così suddivisa: vino 69%; alcol mosti e acido tartarico 21%; energia e ambiente 10%. Gli investimenti ammontano a 24,5 milioni di euro.