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Chiusura dell'impianto Eni di Porto Marghera: "Chiarire il ruolo del polo chimico ravennate"

Il destino dell'impianto Eni Versalis di Porto Marghera, indirizzato a un cambio drastico a causa dell'annunciata chiusura dell'impianto di cracking, mette in seria discussione anche il futuro del petrolchimico di Ferrara e Ravenna

"Un momento importante di discussione, positiva la disponibilità di Eni-Versalis a proseguire il confronto con questo Tavolo per togliere i dubbi e le preoccupazioni, che comunque restano. Per un sistema fondamentale come la chimica, il perimetro della discussione non può che essere nazionale, pertanto guardiamo con attenzione al tavolo convocato al Mise. È necessario al più presto un chiarimento anche sul futuro del polo chimico di Ferrara e di Ravenna, e perché questo avvenga è fondamentale l’accordo commerciale fra Eni-Versalis e Basell". Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, dopo l’incontro di mercoledì a Bologna, nella sede della Regione, per esaminare le prospettive del Polo industriale Petrolchimico di Ferrara. Al confronto in viale Aldo Moro erano presenti, oltre all’assessore Colla, i vertici di Eni Spa, di Eni Versalis, Confindustria Emilia-Romagna, il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, il presidente della Provincia di Ferrara, Gianni Michele Padovani, e sindacati confederali e di categoria regionali.

Il destino dell'impianto Eni Versalis di Porto Marghera, indirizzato a un cambio drastico a causa dell'annunciata chiusura dell'impianto di cracking, mette in seria discussione anche il futuro del petrolchimico di Ferrara e Ravenna e con esso quello di molte filiere produttive dell’Emilia-Romagna collegate, dall’edilizia, all’automotive, fino al biomedicale e al tessile.

"Il polo chimico per Ferrara è lavoro, è indotto, è ricerca, è università ed è una risorsa non solo per il nostro territorio ma per tutto il Paese- ha commentato il sindaco di Ferrara Alan Fabbri -. Per tutte queste ragioni è fondamentale sciogliere ogni dubbio e garantire prospettive e certezze, soprattutto in questa fase in cui emerge particolare preoccupazione, in primis legata agli aspetti occupazionali, al futuro del settore, agli approvvigionamenti e alla qualità logistica. Al tavolo di ieri la dirigenza aziendale ha espresso alcuni impegni e fornito specifiche risposte che rappresentano per noi l'assunzione di un impegno su cui vigileremo costantemente. Le istituzioni, dal territorio al governo, sono unite e guardano a obiettivi comuni: la tutela del lavoro, la qualità progettuale, la garanzia di investimenti adeguati, la prospettiva garantita per un settore di grande forza".

“Per garantire un futuro della chimica in Italia serve la responsabilità di tutte le parti in campo- ha aggiunto l’assessore Colla-. Per questo ho già chiesto al viceministro Pichetto, a nome delle Istituzioni emiliano-romagnole, un incontro a cui siano presenti sia Eni Versalis che Basell affinché sia chiarito il percorso in atto. Ravenna e Ferrara sono un patrimonio fondamentale dentro la transizione “green” della chimica, che il nostro il Paese non può permettersi di perdere. La transizione non può essere un precipizio, dove oggi si chiude la fornitura del cracking senza che si progetti il nuovo approdo nel cambiamento. Quando si parla di chimica gli investimenti temporali richiedono sempre anni, non mesi, ed è per questo che stiamo lavorando per un Patto della chimica 2030 nella nostra regione”.

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