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Economia

Abusivismo, l'appello ai cittadini: "Non siate omertosi. Serve salto culturale"

onfartigianato e Cna chiedono ai cittadini di "fare un grande salto culturale, superando quelle forme di connivenza che stanno alla base del rapporto tra abusivo e consumatore poco attento alla sicurezza e alla qualità delle prestazioni e dei prodotti"

“Il lavoro abusivo avvelena la società, fermiamolo insieme”. Questo è lo slogan che Cna e Confartigianato hanno scelto per rilanciare l’impegno nella lotta senza quartiere che, come associazioni di rappresentanza delle aziende artigiane, intendono condurre nei confronti di chi svolge attività economiche e di impresa in forma abusiva. In realtà è riduttivo parlare di un semplice slogan, perché si tratta della concreta testimonianza diun impegno costante nel tempo che ha visto Confartigianato e Cna di Ravenna già protagoniste, a partire dai primi anni novanta, della creazione dell’Osservatorio provinciale contro l’abusivismo, prima esperienza in Italia di questo tipo.

"Da quegli anni di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ma di risultati concreti se ne sono visti pochi", evidenziano Cna e Confartigianato, sostenendo che "combattere l’abusivismo significa stare al fianco degli imprenditori che svolgono la loro attività nel rispetto delle regole, garantendo così anche i consumatori. Chi svolge un’attività abusiva non ha i requisiti minimi di professionalità, non esegue un lavoro a regola d’arte e mette a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini, non paga le tasse, non versa contributi, non rispetta i contratti di lavoro né le leggi sull’ambiente, espone a rischi chi si avvale dei suoi servizi ed esercita una forma di concorrenza sleale nei confronti delle tante imprese che operano nella legalità, mettendo a rischio la loro sopravvivenza".

Cna e Confartigianato hanno presentato i dati relativi all’attività di segnalazione, contrasto e risultati ottenuti, in questo primo anno di operatività del Protocollo contro l’abusivismo firmato, in Prefettura, con tutti i Comuni del nostro territorio provinciale. Sono 70 le segnalazioni ricevute e inoltrate alle Polizie Municipali. "Queste - viene evidenziato - devono considerarsi solo la punta dell’iceberg, di un fenomeno ben più diffuso. La richiesta, rivolta a tutte le Istituzioni, è quella di impegnarsi con ancora più determinazione ed utilizzando tutti i mezzi a loro disposizione, per contrastare le attività illegali sul territorio che mettono a rischio la sopravvivenza stessa di tante piccole imprese".

Cna e Confartigianato ritengono "indispensabile che la lotta si concentri contro quelle forme di “nero totale”, ovvero quelle attività che vengono definite “fantasma” e del tutto sconosciute al Fisco, che operano nel completo ed evidente disprezzo delle regole e in un regime di assoluta evasione fiscale. Attività invisibili al Fisco che continuano a lucrare senza pagare tasse e contributi, senza il rispetto della sicurezza e delle norme più elementari". Le associazioni "rinnovano l’impegno nelle attività di segnalazione degli abusivi agli organismi competenti a svolgere i controlli, di supporto alle imprese e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. stopabusivismo@ra.cna.it e stopabusivismo@confartigianato.ra.it sono i due indirizzi di posta elettronica messi a disposizione di imprenditori e cittadini per segnalare con una e-mail chi uccide il lavoro di tutti gli artigiani che operano nella legalità. Queste segnalazioni verranno poi trasmesse, in forma anonima, dalle Associazioni artigiane alle Forze dell’Ordine che sono impegnate ad effettuare i controlli".

Nel rilanciare, quindi, l’appello a vincere ogni forma di omertà, Confartigianato e Cna chiedono ai cittadini di "fare un grande salto culturale, superando quelle forme di connivenza che stanno alla base del rapporto tra abusivo e consumatore poco attento alla sicurezza e alla qualità delle prestazioni e dei prodotti. Solo il rispetto delle regole ed un tessuto economico sano, d’altronde, possono garantire un corretto sviluppo della nostra società civile".

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