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Cna e Confartigianato fanno squadra sulla riqualificazione del patrimonio immobiliare

Le due Associazioni hanno insistito sul recupero, la rigenerazione, l’efficientamento energetico e la riqualificazione del patrimonio immobiliare, sia esso destinato a civile abitazione che ad attività economiche

Cna e Confartigianato hanno presentato un documento di osservazioni congiunto al nuovo strumento urbanistico e al Rue in linea con quanto portato avanti in questi anni, ritrovando molte delle priorità indicate. In particolare le due associazioni hanno insistito sul recupero, la rigenerazione, l’efficientamento energetico e la riqualificazione del patrimonio immobiliare, sia esso destinato a civile abitazione che ad attività economiche, riconfermando anche quanto proposto nel documento “Ripartiamo con l’edilizia per qualificare la nostra città” presentato nel 2016. Tutto questo per recuperare il patrimonio immobiliare esistente e rimettere in moto il settore dell’edilizia, con un’attenzione particolare alle imprese artigiane locali che hanno capacità e professionalità. Ma anche semplificazione, chiarezza e certezza delle norme, punti cardine per portare a un’uniformità di interpretazione, agevolando il lavoro degli uffici tecnici comunali e rendendo più trasparente il rapporto fra Pubblica Amministrazione, privati cittadini e imprese che devono realizzare investimenti.

Cna e Confartigianato ritengono fondamentale anche la necessità di avviare un confronto con la Regione, su tutte le normative sovraordinate che hanno riflessi sulla programmazione urbanistica e gli interventi edilizi, per realizzare un sistema normativo semplice, rispondente alle realtà operative dei territori e che non sia un freno per chi vuole operare. Ci riferiamo in particolare alle norme sul rischio alluvioni, alle definizioni di ordinaria e straordinaria manutenzione e alla quantificazione degli standard, tutti aspetti che hanno un’influenza sull’operatività del settore dell’edilizia. Nell’ambito della città identitaria la valorizzazione delle Saline dal punto di vista ambientale e turistico diventa importante e strategici la riqualificazione e il riuso in chiave turistica, dei caselli e degli edifici non attualmente connessi alla produzione del sale, sostenendo anche la rimessa in esercizio delle vecchie terme come suggestione per un diversificato utilizzo di questo ecosistema unico nel suo genere.

Il Porto e l’Arenile rappresentano due aree di valenza strategica nell’assetto della città. In particolare, per il porto, Cna e Confartigianato concordano, con quanto affermato dagli strumenti di pianificazione, di valorizzarlo come comparto in grado di attrarre turismo nautico e come elemento di congiunzione fra l’arenile e tutta la città. Occorre inoltre continuare a riqualificare e ammodernare la spiaggia, cercando di diversificare e accrescere l’offerta attraverso una forte integrazione fra tutte le attività economiche della città. Cna e Confartigianato ritengono importante continuare nel riconoscimento del ruolo centrale e strategico delle aree produttive, occorre ripartire dalla loro riqualificazione e sviluppo per far ripartire il rilancio del sistema dei servizi e della produzione. Così come sarebbe importante rivedere la dotazione di standard pubblico di verde e parcheggi, in particolare nell’area della Malva sud, in quanto nel corso degli anni sono cambiate le tipologie di imprese e le esigenze di servizi e viarie.

“Non riteniamo concluso il confronto con la presentazione di queste osservazioni - sottolineano i presidenti di Cna e Confartigianato di Cervia, Sauro Bernabei e Pier Paolo De Cesari - ma vogliamo mantenere un confronto costante con l’Amministrazione per intercettare i repentini cambiamenti socio-economici per essere pronti a coglierne gli aspetti positivi".

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