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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Cna: "Quadro economico nero, diminuiscono le imprese in quasi tutti i settori"

Cna ha presentato un dettagliato rapporto congiunturale ed economico della provincia di Ravenna, relativo al 2016 e alle prime tendenze del 2017

I dati relativi all’occupazione rilevati nel corso del 2016 evidenziano un incremento della forza lavoro del 6,72%. Da fine 2008, l’occupazione segna una contrazione del 6,12%. Questi dati si riferiscono a un campione rappresentativo di imprese artigiane e piccole imprese. Relativamente ai principali settori dell’economia artigiana, l’edilizia, vero traino della crescita occupazionale fino al 2007, interrompe la decrescita occupazionale registrata nell’ultimo quinquennio, evidenziando al 31/12/2016 un incremento del 9,04%. Incremento occupazionale importante anche per il settore impianti (+4,12%). Sorprendentemente positivo l’andamento occupazionale per le attività inerenti all’auto e moto-riparazione (+12,91%), in controtendenza con la quasi costante contrazione registrata nell’ultimo quinquennio. Il tessile calzaturiero registra un incremento occupazionale (+12,75%). Va sottolineato che il settore ha perso, negli ultimi 10 anni, oltre il 40% di occupati. La meccanica di produzione esprime valori molto positivi (+6,09%). Questo incremento occupazionale, unito al decremento delle imprese registrate, può essere letto come una tendenza delle imprese più strutturate a ricominciare ad assumere addetti. L’agricoltura e l’industria alimentare (dati aggregati), registrano un forte incremento, pari al 48,03%, interrompendo la decrescita occupazionale che ha caratterizzato il settore a partire dal 2012. Di segno decisamente positivo l’andamento occupazionale per il settore dei trasporti (+3,90%), che va ascritto esclusivamente al settore del trasporto merci. Va qui ricordato che il settore ha perso dal 2008 quasi il 15% della forza lavoro. Il settore dei servizi alla persona esprime un incremento sia per ciò che riguarda gli acconciatori (+7,62%), sia per gli estetisti (+1,85%). Dopo una contrazione consecutiva per sette anni, per il secondo anno consecutivo cresce il numero di addetti extra nazionali occupati dalle piccole e medie imprese e dall’artigianato (+3,94%). Dal 2008 si registra una diminuzione di questa forza lavoro pari circa al 20%. Le nazionalità più rappresentative in termini di dipendenti extra nazionali sono, nell’ordine, quella rumena, albanese,  marocchina, senegalese e moldava. Meccanica di produzione, trasporti e impiantistica, si confermano come quelle attività che di più, rispetto ad altre, assorbono manodopera extra nazionale. Ragionamento analogo va fatto per gli apprendisti, tradizionale modalità appositamente normata per l’assunzione di giovani da parte delle imprese artigiane. Da inizio 2008 a fine 2016, le assunzioni di apprendisti da parte delle imprese artigiane hanno subìto una riduzione pari quasi al 40%.

Altri importanti elementi di analisi per cogliere i segnali circa l’andamento dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa nella nostra provincia, si colgono dai dati resi disponibili dalla Banca d’Italia in merito al credito e agli investimenti. Nel corso del 2015 sono stati concessi in ambito provinciale finanziamenti alle imprese per un valore inferiore dell’1,90% a quelli registrati al 31/12/2015. Negli ultimi 5 anni si riscontra una diminuzione dei finanziamenti erogati di quasi il 7%. In merito all’operatività dei finanziamenti concessi nel corso del 2016, circa il 75% dei finanziamenti si riferiscono a richieste per liquidità aziendale, consolidamento passività e acquisto scorte di magazzino, mentre solamente il 25% è stato invece impiegato per investimenti. Tale situazione conferma ulteriormente lo stato di crisi in cui versa il Paese, e riflette la necessità delle aziende, sempre più rivolte verso il sostegno finanziario per sopperire al calo degli ordini e/o delle commesse, che agli investimenti produttivi. Si ricorda che nel 2008, il 66% dei finanziamenti concessi riguardavano investimenti produttivi (beni mobili/immobili strumentali), mentre il 34% concerneva la liquidità (linee correnti e consolidamento).

La Cna territoriale di Ravenna presenta anche per il 2016 i risultati di TrendER, osservatorio congiunturale della micro e piccola impresa promosso dalla CNA dell’Emilia-Romagna e dalla Federazione Banche di Credito Cooperativo. TrendER è realizzato con la collaborazione metodologica della sede regionale Istat di Bologna. Il 2016 si chiude con una variazione negativa dello 0,44%, in controtendenza rispetto al trend di crescita del fatturato registrato a fine 2015. Se si confrontano i dati di fine 2016 con quelli disponibili al 31/12/2008 si riscontra, comunque, un calo del fatturato superiore al 17%. L’analisi del fatturato per settore evidenzia come le difficoltà di fine 2016 si concentrino nelle costruzioni e nei trasporti, anche se, meccanica e parte, tutti i settori sono lontani dal fatturato che avevano registrato nel 2008.

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