rotate-mobile
Economia

Azione di Coldiretti: Da Ravenna ad Ancona per difendere il grano italiano

"Quello che Coldiretti auspica – afferma il Presidente della Federazione ravennate, Massimiliano Pederzoli – è l’ottenimento di una legislazione ad hoc che preveda l’obbligatorietà dell’etichettatura di tutti i prodotti a cominciare dal grano

 No grano no pasta: alla vigilia delle semine che rischiano di sancire la definitiva estinzione del grano italiano e romagnolo, migliaia di agricoltori con i trattori lasciano le campagne per difenderlo dall’attacco delle speculazioni che hanno praticamente dimezzato le quotazioni su valori più bassi di 30 anni fa con la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e il rischio desertificazione per quasi 2 milioni di ettari, il 15% della superficie agricola nazionale. In occasione della giornata mondiale della pasta, una numerosa delegazione di produttori cerealicoli del Ravennate – importante bacino di produzione di frumento – sarà presente venerdì dentro e fuori il Palaindoor di Ancona, teatro della giornata in difesa del grano italiano promossa da Coldiretti.

Ancona, come Ravenna, è sede di un importante porto di sbarco di grano straniero, ed è patria di Nazareno Strampelli: genetista, agronomo e inventore delle più straordinarie varietà di grano italiano che sono ora a rischio di scomparsa. Durante la giornata Coldiretti presenterà il Dossier “#Nogranonopasta” con i costi delle speculazioni per gli agricoltori e i consumatori, ma anche gli effetti di embargo russo e Brexit sul prodotto più amato dagli italiani e le proposte concrete per salvare una coltivazione fondamentale non solo per il nostro Paese ma anche per l’intera provincia di Ravenna nella quale su 116.000 ettari di superficie agraria utile, ben 24mila (quindi un buon 20%) sono coltivati a frumento, di questi 13.400 a grano tenero e i restanti 10.600 a grano duro con una produzione raccolta in quintali totale pari a 1.233.000 (dati 2015). Aggiungendo i dati relativi al mais, poi, circa 5mila ettari coltivati, la percentuale di coltivazione a cereali sul totale degli ettari coltivati in provincia sale al 25%.

Nel corso della giornata, alla quale prenderanno parte il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e l’intera giunta nazionale, ma anche il Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina, sono annunciate azioni eclatanti per far conoscere a Istituzioni e cittadini il valore del grano italiano per il futuro dei prodotti più rappresentativi del Made in Italy quali la pasta e il pane. "Quello che Coldiretti auspica – afferma il Presidente della Federazione ravennate, Massimiliano Pederzoli – è l’ottenimento di una legislazione ad hoc che preveda l’obbligatorietà dell’etichettatura di tutti i prodotti a cominciare dal grano. In un periodo storico in cui sempre maggiore è l’attenzione del consumatore verso la provenienza del prodotto, è illogico utilizzare un grano non tracciato, ovvero del quale non si conosce la provenienza geografica, l’anno di produzione e quindi nemmeno come sia stato coltivato, per produrre pane e pasta che poi giungono sulle nostre tavole. Oltre a tutto ciò, conclude, servono seri interventi a livello europeo per tutelare le italiche produzioni di qualità dalle importazioni e speculazioni selvagge che si riflettono sui prezzi riconosciuti ai nostri produttori".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Azione di Coldiretti: Da Ravenna ad Ancona per difendere il grano italiano

RavennaToday è in caricamento