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Coldiretti: "Furbi al mercato contadino, il Comune faccia la sua parte"

Il direttore di Coldiretti Ravenna, Walter Luchetta, commenta il recente controllo svolto dal Gruppo Carabinieri Forestale di Ravenna che ha permesso di sequestrare 100 litri di vino.

"I Comune di Ravenna faccia rispettare il regolamento di questo mercato contadino applicandolo anche nella parte che prevede la sospensione di soggetti che commettono illeciti gravi con rilievo penale". Il direttore di Coldiretti Ravenna, Walter Luchetta, commenta il recente controllo svolto dal Gruppo Carabinieri Forestale di Ravenna che ha permesso di sequestrare 100 litri di vino.

"Trasparenza, tracciabilità e distintività delle produzioni - afferma Luchetta - sono da sempre le regole che Coldiretti ha fatto proprie e applicato – attraverso la costituzione del circuito di Campagna Amica – alla vasta rete di vendita diretta esclusiva presente su tutto il territorio nazionale, rete a km0 controllata, certificata e garantita da un ente terzo. Quelle stesse regole sono alla base della normativa che regolamenta il mercato contadino comunale di piazza della Resistenza, iniziativa promossa dall’amministrazione pubblica a cui partecipano anche molte aziende di Coldiretti".

Luchetta plaude "all’attività delle forze dell’ordine a tutela del consumatore finale e dei produttori onesti e corretti, e allo stesso tempo riteniamo necessario che il Comune di Ravenna faccia rispettare il regolamento di questo mercato contadino applicandolo anche nella parte che prevede la sospensione di soggetti che commettono illeciti gravi con rilievo penale. E’ opportuno, inoltre che il Comune abbia a disposizione i nominativi dei sanzionati dai Carabinieri perché, nel caso nulla cambiasse, tutti i produttori che operano in quel mercato verrebbero considerati alla stregua di chi non ha rispettato la legge”.

Coldiretti rimarca che “l’inganno compiuto da pochi furbetti, presenti in agricoltura come in tutti i settori e interessati solo a lucrare sulla pelle altrui, oltre a rappresentare una beffa per il consumatore finisce col penalizzare l’agricoltore serio che per fare vera vendita diretta ha investito risorse proprie creando anche nuovi posti di lavoro”. “Indipendentemente da cosa farà il Comune di Ravenna - conclude  Luchetta - abbiamo già deciso di dare la possibilità ai consumatori di poter trovare sul territorio di Ravenna almeno altri due mercati esclusivi di Campagna Amica, di cui uno sarà coperto”. 

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