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Come ha reagito Ravenna alla crisi? "Più ricca, ma anche più disoccupata e vecchia"

Come ha reagito Ravenna alla crisi? Domanda cruciale, soprattutto per chi ha vissuto la crisi sulla propria pelle

Come ha reagito Ravenna alla crisi? Domanda cruciale, soprattutto per chi ha vissuto la crisi sulla propria pelle. "Una risposta “scientifica” ci viene dallo studio, presentato pubblicamente pochi giorni fa, che l’Ires (Istituto di Ricerca Economica e Sociale, nato nel 1982 per volontà della Cgil dell’Emilia-Romagna) ha prodotto al riguardo, analizzando le nove province della regione attraverso una serie di indicatori degli ultimi dieci anni - spiega il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi - Il primo è il valore aggiunto (quasi un Pil provinciale), cioè la ricchezza prodotta. Ravenna sale sul podio di questo parametro, preceduta unicamente da Bologna e Parma. Solo queste tre province hanno recuperato la ricchezza perduta nel decennio passato, addirittura aumentandola. Fatta 100 la base del 2007, Ravenna si attesta infatti a 101,5. Lo stesso podio si è avuto per il reddito disponibile, dove Ravenna è seconda, preceduta solo da Parma".

Rispetto a prima della crisi, abbiamo dunque più ricchezza e possiamo disporne. "In una repubblica democratica, addirittura “fondata sul lavoro” (art. 1 della Costituzione), la produzione dovrebbe andare di pari passo con l’occupazione - prosegue il consigliere d'opposizione - Non è però così a Ravenna, che è ultima in classifica sul tasso di disoccupazione, registrando addirittura un peggioramento di 7 punti. Si conferma dunque uno squilibrio socio-economico pesante, avvalorando la diagnosi, da noi più volte formulata e argomentata, di una nefasta concatenazione e dipendenza dell’economia dal regime politico che governa da mezzo secolo il nostro territorio locale. Negativo è anche il dato della dipendenza strutturale, cioè il rapporto tra le persone in età lavorativa (14-65 anni) e quelle troppo junior o troppo anziane per poter alimentare il livello di produzione del sistema. A Ravenna, abbiamo notoriamente una popolazione tra le più anziane. Lista per Ravenna si batte assiduamente - poco o niente ascoltata - sul fronte della denatalità; che ne è la causa determinante. Sta di fatto che, alla fine dell’ultimo decennio, Ravenna soffre più di tutte, esclusa solo Ferrara, uno sbilanciamento di questo tasso, pari a 61,1%, che pesa molto sull’intero sistema della produzione e dei servizi, soprattutto dei servizi sociali. Fenomeno “molto preoccupante” - dice Giuliano Guietti, presidente dell’Ires Emilia-Romagna - giacché “la quota di equilibrio dovrebbe essere attorno al 50%"".

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