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Economia Lugo

Commercio in Bassa Romagna, "La crisi c'è ancora. I negozi di vicinato sono una risorsa"

Tra le soluzioni, secondo Melandri occorre "garantire e sostenere un equilibrio commerciale tra le varie tipologie di negozi, frenando il proliferare di nuove strutture medio grandi fuori dai centri"

Continua la moria delle imprese commerciale nel territorio della Bassa Romagna. E' quanto emerge dai dati diffusi dalla Camera di Commercio relativi al quarto trimestre del 2017. "Il saldo tra le imprese del commercio all'ingrosso e al dettaglio, alle quali vanno aggiunte bar e ristorazione, in Bassa Romagna è di -11. Nel 2016 il saldo, tra aperture e chiusure, era di -78, mentre nel 2017 di -55 - esordisce il direttore di Confesercenti Lugo, Giancarlo Melandri -. Confrontando i dati con gli ultimi due anni, possiamo notare che il saldo tra imprese iscritte e cessate e sicuramente più leggero, ma pur sempre col segno meno. Proprio per questo non va allentata la guardia".

"Attenzione - aggiunge Melandri - che in particolare va dedicata ai negozi di vicinato, che vanno considerati una vera risorsa dei centri e delle frazioni, in grado di garantire presidio e controllo del territorio ma che ancora non reggono alla miriade di uscite economiche che devono subire e non possono contare sull’aumento delle entrate visto il periodo di crisi dei consumi". Tra le soluzioni, secondo Melandri occorre "garantire e sostenere un equilibrio commerciale tra le varie tipologie di negozi, frenando il proliferare di nuove strutture medio grandi fuori dai centri, anche se in alcuni casi sono viste come unica alternativa per sostenere riqualificazioni o ristrutturazioni di edifico abbandonati o dismessi. Molto è stato fatto in questi anni con la collaborazione delle amministrazioni locali , sia nel reperimento di risorse da destinare alle reti di imprese sia nella comunicazione e organizzazione degli eventi per portare gente nei territori, ma ancora non basta".

"Come associazione siamo impegnati a sostenere  percorsi formativi destinati agli operatori per consolidare l’importanza di apprendere e collaborare per competere, in un mondo commerciale in completa evoluzione - chiosa -. I nostri operatori devono essere sempre più concentrati nella cura delle proprie botteghe, distinguendosi sia dal lato estetico che della qualità dei prodotti e lo devono fare trasferendo emozioni e offrendo servizi con modalità di vendita innovative, per avvicinarsi alle esigenze dei consumatori. Da subito bisogna utilizzare le risorse possibili per rendere le piazze accoglienti e sicure, ma soprattutto belle e vivibili, quindi puntando sulla sorveglianza con l’introduzione dei varchi attivi. Siamo fortemente convinti che sia fondamentale investire nel decoro urbano, nella pulizia, nella fruibilità, sfruttando come polo attrattivo tutto quello che di bello le nostre città possono offrire a livello culturale, artistico e architettonico".

"In molte realtà comunali sono partiti importanti investimenti strutturali ed opere pubbliche al fine di far ripartire l’economia per aumentare l’ attrattività e la bellezza  dei nostri centri. Ma ciò non basta - aggiunge Melandri -. I commercianti devono riuscire a fare reddito e se vogliamo ribaltare drasticamente la tendenza dimostrata dai dati della camera di commercio, dobbiamo utilizzare tutte le energie per le collaborazioni con gli organizzatori di eventi sfruttando  sempre di più azioni promo- commerciali. Molto valida risulta l’impegno per la realizzazione di alcuni eventi, altrettanto  il tentativo di sviluppare un nuovo concetto di turismo della Romagna Estense e di Destinazione Romagna, cercando di mettere a sistema tutte le eccellenze e tutte le forze presenti, sfruttando l’esistente e promuovendolo e comunicandolo all’esterno. Ospitalità, prodotti tipici, tradizioni locali e operatività delle molte associazioni presenti  sono secondo noi fondamentali per un prodotto turistico da esportare e diffondere, sempre con l’obiettivo di portare gente nelle piazze ma anche all’interno dei negozi. Interessante analizzare i dati relativi alle imprese del commercio all’ingrosso al dettaglio e di quelle relative alla ristorazione bar ed alloggio".
 

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