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Economia

Concessioni demaniali, le organizzazioni dei balneari incontrano l'assessore regionale

"La politica nazionale non ha ancora ben presente il danno che potrà essere arrecato a migliaia di persone, di imprese e di famiglie".

“Il riconoscimento del valore commerciale delle imprese. L’esperienza e la professionalità della gestione. Il periodo transitorio. La tutela del legittimo affidamento.”. Sono sempre questi i quattro punti fermi che i rappresentanti delle organizzazioni di categoria degli stabilimenti balneari, nell’incontro con l’assessore al Turismo Andrea Corsini, chiedono siano riconosciuti.
La notizia dell’approvazione del cosiddetto “Decreto ponte”, che consentirà di avere più tempo per l’emanazione di una legge delega sulla materia da parte del Governo, non tranquillizza le imprese balneari.
Troppi i nodi da sciogliere dopo la sentenza delle Corte europea e in particolare dopo le parole del Direttore del Dipartimento Crescita della UE, l’inglese Evans.
Pur apprezzando l’impegno che si è assunto l’assessore e l’accelerazione del Governo, resta nei gestori degli stabilimenti la sensazione che non sia ancora ben evidente alla politica nazionale il danno che potrà essere arrecato a migliaia di persone, di imprese e di famiglie che hanno operato cercando di trarre profitto dal loro lavoro, ma salvaguardando, valorizzando un bene pubblico, per dare seguito alle richieste di Bruxelles.
“Sono richieste – commentano in una nota Sib Confcommercio Emilia Romagna, Fiba Confesercenti Emilia Romagna, Cna Balneatori e Oasi Confartigianato - che non sembrano tener assolutamente conto della specificità della nostra offerta balneare, finendo per favorire l’ingresso di multinazionali, il tutto mascherato sotto il principio di libera concorrenza”.

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