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Cervia, spiagge aperte fino alle 24. Confesercenti: "Questa decisione non ci convince"

Confesercenti Cervia esprime dubbi sulla decisione della Giunta Comunale di dare la possibilità a tutti gli stabilimenti balneari, di poter stare aperti fino alle ore 24, sia nel periodo estivo, che in quello invernale

Confesercenti Cervia esprime dubbi sulla decisione della Giunta Comunale di dare la possibilità a tutti gli stabilimenti balneari, di poter stare aperti fino alle ore 24, sia nel periodo estivo, che in quello invernale. "Questa decisione non ci convince e crediamo che questa “libertà d’impresa” non sia la soluzione giusta per aiutare il nostro turismo e per aumentare le presenze. Non è una proposta equilibrata e rispettosa del nostro modo di essere una località diversa dalle altre - esordisce il presidente del Commercio in sede fissa, Andrea Ciani - in un momento di forte recessione come questo, dove i consumi rimangono stagnanti e le persone fanno meno vacanze, come dimostrano i dati turistici, non acquisiremo un turista in più e anzi, con questo provvedimento si darà un’ulteriore mazzata al settore della ristorazione. La nostra città ha fatto dell’equilibrio fra le varie categorie la vera e propria capacità attrattiva e già la prova del mercoledì non aveva aggiunto un turista in più ai numeri delle presenze.”

Prosegue il presidente del Commercio su area pubblica Anva, Mauro Guerrini: “Abbiamo tentato fino all’ultimo di convincere il Sindaco a non emettere un regolamento così totalizzante. Certamente assisteremo a qualche apertura concentrata al sabato e alla domenica, quando vi è un po’ di “ciccia” da mangiare e facile da cucinare, ma sono sicuro che sarà solo un trasloco di presenze dall’entroterra alla spiaggia. Questo provvedimento è oltremodo sbagliato perché, anziché partire in una giusta logica di utilizzo della spiaggia, anche in modo diverso da oggi, dallo studio del nuovo piano dell’arenile, ha preferito partire dal risultato più facile. Francamente, non mi aspettavo una  soluzione così semplificativa da questa Giunta.

"Credo che fosse utile partire da quali nuove opportunità poteva offrire il settore balneare - prosegue Guerrini -. Quali nuovi servizi attrattivi potevano essere inseriti nell’arenile? Cosa mancava e cosa si poteva aggiungere alla nostra già eccellente offerta balneare? Nulla di tutto questo ha pervaso la mente del Sindaco, che si è limitato ad aprire e basta.” All’unisono, i presidenti sostengono anche di esser "fortemente preoccupati dalle attività rumorose che potrebbero scaturire da un utilizzo non corretto di questa regola. Probabilmente gli stessi bagnini saranno incolpevoli di fronte a schiamazzi e rumori fatti dai propri clienti nell’immediato intorno dello stabilimento balneare. Grande attenzione va poi posta all’utilizzo degli impianti acustici. Se si andasse oltre una semplice musica di sottofondo (quindi oltre i 20 watt RMS), diventerebbe difficile gestire, anche con il controllo, gli eventuali abusi.  Chi pensa di poter controllare un fenomeno che potrà essere molto diffuso, si illude poiché abbiamo numerosi esempi di mancati controlli in tutti i settori. Da ultimo, ci auguriamo veramente che la nostra città abbia un elevato ritorno di presenze da questa novità introdotta unilateralmente dal sindaco. Diversamente, se ne assumerà una completa responsabilità, anche a fronte di manifestazioni degenerative".
 

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