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"Far ripartire i consumi è indispensabile per uscire dalla recessione"

“La Confesercenti, per invertire questa drammatica tendenza, ha da tempo avanzato alcune proposte: sono necessarie innanzitutto una vera spending review che aggredisca gli sprechi", afferma Roberto Manzoni

“Secondo le previsioni, a livello regionale i consumi scenderanno più del Pil e registreranno, a fine 2013 un -2,4%; gli investimenti subiranno una contrazione del 6,6%, gli occupati caleranno del 2,7 % e il tasso di disoccupazione che nel 2009 era al 2,9%, toccherà l’8,9% per arrivare al 9,1% nel corso del 2014. E' quanto dichiara il presidente della Confesercenti Emilia Romagna Roberto Manzoni nella sua relazione tenuta all’interno dell’Assemblea Annuale Regionale Confesercenti Emilia Romagna.

“La Confesercenti, per invertire questa drammatica tendenza, ha da tempo avanzato alcune proposte: sono necessarie  innanzitutto una vera spending review che aggredisca gli sprechi e l’avvio di una profonda riforma istituzionale", aggiunge Manzoni, secondo il quale "bisogna ridurre la pressione fiscale e rafforzare il ruolo e la solidità patrimoniale dei Confidi per consentire l’accesso al credito delle imprese; servono politiche turistiche in grado di sfruttare l’enorme potenzialità del settore; sono necessarie inoltre politiche del lavoro che incentivino l’occupazione, che prevedano, ad esempio, la riduzione dei costi dei contratti a tempo determinato e gli oneri per gli apprendisti, quelli più utilizzati nei settori del commercio, servizi e turismo.

"Inoltre – ha continuato Manzoni – serve un piano straordinario per le PMI delle città; è questo un appello che da tempo rivolgiamo, inascoltati, alle amministrazioni locali: occorre studiare misure di supporto, come ad esempio un Fondo vero e proprio a sostegno di  chi intende aprire un’attività, che preveda agevolazioni  al credito, sugli affitti e sulle tasse locali. Occorre infine la revisione della pianificazione territoriale, che non faciliti ulteriormente la grande distribuzione a scapito del piccolo commercio, anima e ricchezza dei nostri centri storici.”

Dalla ricerca sui  consumi delle famiglie in Emilia Romagna, curata da Nomisma per Confesercenti regionale, “emerge che ben il 92% delle famiglie ha cambiato i comportamenti di  acquisto negli ultimi 2-3 anni – sostiene il direttore di Confesercenti Emilia Romagna, Stefano Bollettinari – e il 52% di queste ha diminuito la spesa. L’indagine dimostra che per incidere in maniera apprezzabile sui consumi delle famiglie nel 2014 occorrono, riduzioni del carico fiscale ben maggiori rispetto a quelle finora annunciate dal Governo ed è quindi questa la direzione da prendere. L’austerity da sola non fa che deprimere un contesto già debole e in grave difficoltà.”.

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