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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Confesercenti contro circoli, agriturismo, farmer market: "Lo Stato favorisce la concorrenza sleale"

L'accusa di Confesercenti Ravenna. "Quasi 3 miliardi di fatturato, con una perdita di gettito per il Fisco di circa 1 miliardo di euro. Sono questi i numeri della distorsione della concorrenza nel commercio e nel turismo favorita dalle norme dello Stato".

L'accusa di Confesercenti Ravenna "Quasi 3 miliardi di fatturato, con una perdita di gettito per il fisco di circa 1 miliardo di euro. Sono questi i numeri (elaborati dall’osservatorio su concorrenza sleale e abusivismo di Confesercenti) della distorsione della concorrenza nel commercio e nel turismo favorita dalle norme dello Stato: attività imprenditoriali - come farmer markets, mercatini hobbistici, agriturismo, circoli privati che in realtà sono pubblici esercizi - che non devono sottostare alle regole seguite dalle altre imprese. E che godono di agevolazioni  sul piano normativo, burocratico e fiscale sia per la tassazione nazionale che locale ( vedi tariffa sui rifiuti )".

“In questo modo si favorisce una forma di concorrenza sleale che sta mettendo in seria difficoltà le altre imprese, soprattutto in un momento di crisi come questo”, spiega Roberto Manzoni, presidente provinciale di Confesercenti Ravenna e vicepresidente di Confesercenti Nazionale.  “Alcune leggi dello Stato distorcono in modo incomprensibile il mercato di commercio e turismo: le attività agevolate devono sopportare meno oneri burocratici e fiscali degli altri, e hanno quindi meno costi di avvio dell’attività e di esercizio. Un danno anche per lo Stato: se queste imprese venissero sottoposte allo stesso regime degli altri, l’Italia guadagnerebbe 992 milioni di euro l’anno di gettito fiscale”.

“A soffrire in maniera particolare questa situazione sono gli esercizi della somministrazione - dichiara Danilo Marchiani, preside provinciale pubblici esercizi di Confesercenti - basta guardare i dati ufficiali della Camera di Commercio che al 3° trimestre 2013 fotografano una situazione preoccupante in provincia, con 67 chiusure di Ristoranti e 88  Bar. Il saldo tra aperture e chiusure per il settore conta -65 imprese. Con questo trend il rischio è che a fine anno il settore sfiori le 200 chiusure.”

In controtendenza invece il dato per Agriturismo e per le giornate di somministrazione all’interno di Sagre o Feste, che sono in continua crescita.  Confesercenti Ravenna in continuità con le proprie iniziative e a seguito delle numerose richieste di aiuto dalle imprese associate ha avviato un rapporto di confronto periodico con le forze dell’ordine dedite al controllo del territorio, al fine di segnalare abusi e irregolarità che mettono in difficoltà chi opera nel rispetto delle regole.

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