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Economia

Confesercenti sul bilancio 2012: "Forti preoccupazioni"

La Confesercenti ha scritto una seconda nota agli amministratori e anche ai capi gruppo del Consiglio Comunale nella quale conferma le forti preoccupazioni già espresse al sindaco

La Confesercenti ha scritto una seconda nota agli amministratori e anche ai capi gruppo del Consiglio Comunale nella quale conferma le forti preoccupazioni, già espresse con una nota formale al Sindaco oltre che negli interventi svolti ai 2 incontri avuti con gli amministratori, per i riflessi sul tessuto economico della manovra di bilancio per il 2012.

“La situazione di pesante difficoltà che si registra nei settori economici e produttivi non è stata fino ad ora tenuta nella dovuta considerazione nel contesto della manovra tributaria di bilancio, che anziché contenere (anche in chiave antirecessiva) la pressione fiscale locale, ne ha aumentato l’incidenza depotenziando così una delle risorse fondamentali della tenuta e della stessa crescita del nostro sistema economico e sociale – esordisce l'associazione di categoria -. Siamo consapevoli e conosciamo le pesanti difficoltà in cui versano i Comuni per i condizionamenti vecchi e nuovi dettati dalle varie (e da cambiare) manovre finanziarie dei governi con le relative conseguenze sulla gestione e sulla quadratura dei conti”.

La situazione è ancora e più pesante per le conseguenze del maltempo che si è abbattuto sulla nostra realtà e che richiedono risorse ingenti per i lavori di ripristino e manutenzione così come per allentare i costi sulle aziende, già gravate dalla caduta dei consumi, per i mancati fatturati; tutto ciò senza che ancora al di là di alcune disponibilità, si siano adottate misure attente e rispondenti a questi bisogni che è bene riproporre al più alto livello possibile – prosegue Confesercenti -. Il governo sui bilanci come sulle calamità (e anche altre autorità ed enti) non può essere sordo a queste aspettative e necessità rese ancora più esplicite da condizioni temporali eccezionali e dalle relative conseguenze”.

Confesercenti sottolinea “che la scelta che il Comune ha annunciato e intende adottare in merito alla tassazione locale, e in particolare sulla applicazione dell’IMU è di un aumento senza precedenti soprattutto per le attività economiche in un momento già in sè tra i più difficili degli ultimi decenni. A nostro avviso la scelta è da rivedere anche tenendo conto degli altri aumenti in itinere sui servizi, a partire dai rifiuti. In merito sia a questo che all’IMU diventa improrogabile rivedere anche le percentuali di ripartizione delle tariffe tra abitazioni e attività e tra domestico e non domestico, data l’alta incidenza attuale sulle attività economiche.

L'associazione apprezza e prende atto “con soddisfazione della decisione invece di non applicare la tassa di soggiorno per non peggiorare le condizioni di competitività del sistema turistico e tenendo conto dello scenario costiero di non applicazione, da cui non si può prescindere. Questa scelta tiene conto delle nostre istanze e della situazione del settore e auspichiamo fin d’ora che la scelta di non applicarla quest’anno non sia letta, vista e gestita quasi in automatico come slittamento per il 2013. Se si vuole aprire, come l’Assessore al Turismo ha proposto, un tavolo di confronto su questo, chiediamo fin d’ora che sia libero da decisioni già assunte (come leggiamo in questi giorni) e peraltro in solitaria, ma sia di effettivo confronto e non limitato al solo ambito locale”.

Confesercenti ribadisce “che sono fuori luogo e controproducenti le richieste avanzate da altri sindacati di categoria e dei lavoratori per l’introduzione della tassa di soggiorno a Ravenna, vista quest’anno addirittura come concessione agli albergatori (che peraltro pagheranno anche una IMU pesante), come se i beneficiari dell’andamento del turismo non fossero anche altre categorie di lavoratori, autonomi e dipendenti. È singolare che da alcune parti si proponga un autogol turistico di Ravenna (rispetto alle altre città turistiche della costa e della Regione) salvo poi condividere la valorizzazione di questa risorsa rilevante e prioritaria. Altrettanto prendiamo atto con piacere della conferma del contributo invariato ai Consorzi fidi come continuità di una scelta politica e amministrativa a sostegno delle garanzie per il credito di settori economici”.

“Sugli investimenti poi (dove i condizionamenti di spesa e soprattutto l’entità delle risorse sono ancora e più pesanti) se si escludono gli interventi indispensabili per limitare l’erosione e quelli per le riparazioni stradali siamo al lumicino, ad uno dei livelli più bassi come non succedeva da anni – continua la nota dell'associazione -. Se da un lato è giusto in questo contesto anche ricercare altre vie di finanziamento (Fondazioni, Regione L.41, privati etc.), dall’altro la destinazione e l’utilizzo di queste eventuali risorse va finalizzata a interventi più completi, evitando pericolosi stralci, ma anche evitando incompiute dirette e indirette. E’ il caso di piazza Kennedy. Andare avanti nelle condizioni attuali e ancor più senza le soluzioni alternative per i parcheggi in centro è quanto mai sbagliato e inopportuno su tutti e 3 i fronti. E su questo le attività economiche attendono ancora risposte certe”.

“Come abbiamo già evidenziato, in questa fase di emergenza avanziamo proposte e interrogativi a cui dare risposte per ridurre ulteriormente la spesa corrente ordinaria e per avere risorse a disposizione, come la razionalizzazione ulteriore della spesa, della macchina e della struttura pubblica (riducendola ancora); la vendita di partecipazioni e quote in società partecipate utilizzando così le risorse liberate e introitate per altre necessità, così come ben vengano le alienazioni di patrimoni pubblici non indispensabili; mettere in cantiere un consistente progetto di risparmio energetico utilizzando energie rinnovabili e partendo dalla messa a disposizione dei tetti degli edifici pubblici comunali con giovamento economico e ambientale per il Comune e per il territorio; nell’ottica di un programma di aumento dell’efficienza e della riduzione della spesa estendere oltre la gestione dei servizi in convenzione”.

“Altre proposte di rivisitazione erano state avanzate nella nota del 1 febbraio scorso, laddove abbiano insistito sulla necessità di non colpire a dismisura i consumi (già penalizzati dalle scelte nazionali e dal contesto economico complessivo) e per la tenuta di molte piccole e medie aziende del lavoro autonomo, come di valutare qualche nuova opportunità per favorire anche localmente meccanismi virtuosi di lavoro – prosegue la nota -. Per queste ragioni prima di concludere la discussione e la decisione, certo non facile sul Bilancio preventivo, il Presidente Comunale della Confesercenti Gianluca Gasperoni nella nota ha chiesto una riflessione e un confronto per concertare alcune scelte alla stregua di quanto è avvenuto con altre organizzazioni sindacali.

 

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