rotate-mobile
Economia

Confindustria e rinnovo delle cariche, Ottolenghi vede un presidente emiliano-romagnolo

Ottolenghi, a margine della presenza del libro, si è soffermato sul rinnovo delle cariche in Confindustria: "La nostra regione ha buone chance di esprimere una figura che diventi presidente"

“Qui è l’essenza della cultura d’impresa quando la si voglia intendere nel senso più ampio, ossia come cultura civile fondata sul lavoro e la nobiltà del lavoro”. Con queste parole, il giornalista Stefano Folli apre la presentazione del volume ‘Abbiate fede nella Romagna. Valori e riflessioni di un confindustriale di provincia’ (Longo editore), scritto da Guido Ottolenghi, da cinque anni presidente di Confindustria Ravenna e tra i fondatori di Confindustria Romagna. Antonio Calabrò, vicepresidente di Assolombarda e responsabile Cultura di Confindustria, firma l’intervento introduttivo al volume. La presentazione della pubblicazione è avvenuto venerdì alla sala D’Attorre di Casa Melandri e, oltre allo stesso Ottolenghi, era presente Antonio Patuelli, presidente del Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna e presidente dell’Abi.

VIDEO INTERVISTA A GUIDO OTTOLENGHI

Da questa raccolta di interventi, articoli, interviste ci si aspetterebbe una continua e incessante presa di posizione su temi locali a tutela degli interessi di una categoria, il tutto disgiunto dal contesto sociale nel quale si muove l’industria. Ottolenghi sceglie, invece, la strada della cultura d’impresa, “denuncia quel quieto vivere che produce miseria e impedisce di affrontare i mille tabù della burocrazia e della giustizia italiane”.  Perché l’Italia è “terra di buone imprese. E di bravi imprenditori, consapevoli che le chiavi dello sviluppo stanno non solo nell’efficienza e nella produttività delle aziende, ma anche nel rafforzamento di quelle virtù economiche e civili, di quelle capacità di crescita e d’inclusione sociale, di quell’originale miscela tra ricchezza e solidarietà che hanno caratterizzato le stagioni migliori della recente storia italiana”, come scrive Antonio Calabrò nell’introduzione.

Ottolenghi parla di “impresa e classe dirigente”, di “cultura e legalità”, di “ambiente e legalità”, di “fiducia persa e ritrovata” verso l’impresa fino ad analizzare come la Cina è diventata capitalista, non senza soffermarsi sugli strumenti creditizi necessari alla piccola industria.  Fino all’epilogo, dove si tratteggia lo spirito che deve animare – secondo Ottolenghi – chi si pone al servizio di un’associazione, di una comunità: “L’impegno civile e l’attività di servizio sono volti al bene degli altri, ma danno anche soddisfazione a chi li pratica. Oltre alle soddisfazioni, vi sono anche le frustrazioni: fare del bene è faticoso e spesso sono molti gli ostacoli per arrivare a un risultato. Ho imparato a rispettare chi si fa carico dei problemi, chi sente la chiamata di un impegno oltre i propri interessi personali, e lo fa con equilibrio e attenzione alle ragioni in gioco, ma lo fa sul serio e fino in fondo”.

Ottolenghi, a margine della presenza del libro, si è soffermato sul rinnovo delle cariche in Confindustria: "La nostra regione ha buone chance di esprimere una figura che diventi presidente". Quindi ha evidenziato che si "va verso il sostegno a un''unica candidatura", quella di Alberto Vacchi, numero uno degli industriali bolognesi. Anche se "prima che l''associazione si esprima occorre sapere se la candidatura e'' condivisa". Il meccanismo dello statuto prevede infatti un''ampia consultazione. Di certo i tempi stringono, da lunedi'' si entra nel vivo, e "il candidato emiliano-romagnolo e'' di grande qualita'' e tutto spinge a tenerlo in grande considerazione". Prima che Vacchi scendesse in campo era circolato il nome dello stesso Ottolenghi, ma il pensiero fatto in merito sta per esaurirsi: "E'' emerso un candidato di grande qualita''- ribadisce- abbiamo una componente che ci spinge al protagonismo, ma anche spirito di appartenenza". In "pochi" mesi si completera'' il percorso anche per Confindustria Romagna e se Ottolenghi e'' in scadenza, il presidente del nuovo ente sara'' riminese mentre il direttore generale ravennate. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Confindustria e rinnovo delle cariche, Ottolenghi vede un presidente emiliano-romagnolo

RavennaToday è in caricamento