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Consorzio Vini di Romagna, l’enologo Giordano Zinzani confermato alla presidenza

Zinzani, faentino, formato all’Istituto la viticoltura e l’enologia di Conegliano Veneto e successivamente ha ottenuto il titolo di enologo

Nell’ultima Assemblea Generale dei Soci del Consorzio Vini di Romagna – ente che riunisce cantine, aziende vinicole e produttori di vino al fine di tutelare la produzione di vino della Romagna, con lo scopo di sostenere la qualità, l’equilibrio dei prezzi e la promozione del prodotto e del suo territorio – sono state elette le nuove cariche sociali per il triennio 2017-2019. Presidente è stato confermato l’enologo Giordano Zinzani.

Per Zinzani, in carica dal 2008, si tratta del quarto mandato al timone del Consorzio: "Ringrazio i colleghi soci del Consorzio e del nuovo Consiglio di Amministrazione che hanno voluto la mia rielezione a presiedere il Consorzio Vini di Romagna per il prossimo triennio e a cui assicuro l’impegno a proseguire gli sforzi per l’affermazione del vino di Romagna. E’ un Consiglio di Amministrazione che si è anche in buona percentuale rinnovato e che certamente porterà nuovo fermento positivo nelle idee e nella vita consortile. Il nostro Consorzio ha fatto molto in questi ultimi tempi per comunicare un nuovo volto della Romagna ed è così cresciuta l’immagine dei nostri vini a Denominazione di Origine e a Indicazione Geografica; aumentando anche il numero di bottiglie prodotte nel 2016. Serve comunque un’unità d’intenti, perché tutti gli attori della filiera (l’azienda piccola come la grande, i produttori di tutte le denominazioni e le istituzioni) siano protagonisti nel far cambiare e accrescere il percepito di un territorio come la Romagna e dei suoi vini".

I consiglieri, tra novità e conferme, sono Mauro Sirri, Azienda Celli di Bertinoro, Alessandro Morini, Poderi Morini di Faenza, Giacomo Montanari, Ca’ di Sopra di Marzeno di Faenza, Francesco Bordini, Villa Papiano di Modigliana, Alberto Perdisa, Insia – Palazzona di Maggio di Ozzano nell’Emilia (Bologna), Valerio Casali, Tenuta Casali di Mercato Saraceno, Roberto Monti, Cantina Forlì Predappio, Silvia Manzoni, Cavim di Sasso Morelli (Bologna), Fabio Castellari, Cantina di Faenza, Achille Andrea Emiliani, Agrintesa di Faenza, Daniele Rossi, Cantina dei Colli Romagnoli di Imola (Bologna), Marco Nannetti, Cevico di Lugo, Scipione Giuliani, Poderi dal Nespoli di Cusercoli, Enrico Prugnoli, Cantina Sociale di Cesena e Roberto Sarti, Caviro di Faenza.

Zinzani, faentino, formato all’Istituto la viticoltura e l’enologia di Conegliano Veneto e successivamente ha ottenuto il titolo di enologo. Dal 1984 lavora alla Caviro dove attualmente è Dirigente, con incarico su normative e tecniche enologiche. Relatore in diversi convegni e seminar sia in Italia sia in Europa, ha pubblicato articoli di carattere tecnico, riguardanti aspetti innovativi della tecnologia enologica. Ha collaborato in molte ricerche e sperimentazioni effettuate in Romagna e in particolare con l’Università di Bologna. Dal 1990 al 2013 è stato presidente della sezione Romagna Assoenologi, Consigliere nazionale e dal 1999 al 2013 delegato all’Union Internationale des Œnologues. Dal 2008 vice-presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna e componente del consiglio di amministrazione di Federdoc. Dal 2014 Consigliere del Consorzio Pignoletto Emilia e Romagna e dal 2015 del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena. Nel 2014 ha scritto assieme a Beppe Sangiorgi il libro “Sangiovese vino di Romagna”. Accademico corrispondente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino. Da marzo 2017 nominato consigliere nel Consiglio di Amministrazione di Valoritalia.

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