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Contributi per chi non riesce a pagare l'affitto: criteri e modalità di gestione del bando pubblico

Per morosità incolpevole, si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento dell’affitto per la perdita del lavoro o per la consistente riduzione del reddito familiare.

La giunta, su proposta dell’assessora alla Casa e ai Servizi sociali Valentina Morigi, ha approvato i criteri per l’individuazione dei beneficiari e la definizione delle modalità di gestione del bando pubblico per l’erogazione del Fondo regionale destinato agli inquilini “morosi incolpevoli”.

Per morosità incolpevole, si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento dell’affitto per la perdita del lavoro o per la consistente riduzione del reddito familiare. Per questa ragione, la legge individua alcune cause come il licenziamento, la cassa integrazione, la riduzione dell’orario di lavoro, la malattia grave, l’infortunio e il decesso di un familiare, il mancato rinnovo di contratti a termine o di lavori atipici, la cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente. “L’emergenza abitativa è una problematica che affligge la nostra società – sostiene l’assessora alla Casa Valentina Morigi – e in periodi di crisi economica e di lavoro come gli attuali rischia di assumere i contorni del dramma sociale. Il nostro provvedimento ha lo scopo di consentire una boccata d’ossigeno a quelle persone che sono morose per cause gravi come la perdita del lavoro o il sopraggiungere di una malattia invalidante”.

Il richiedente deve infatti dimostrare  la perdita o la consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare nei due anni precedenti la data di presentazione della domanda. Beneficiari del contributo sono gli inquilini nei cui confronti sia stato emesso un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per convalida per sanare la morosità incolpevole e contestuale rinuncia del proprietario all'esecuzione del provvedimento di rilascio; gli inquilini sfrattati o soggetti ad un provvedimento esecutivo di rilascio per ristorare la proprietà dei canoni corrispondenti alle mensilità di differimento necessarie per trovare un'adeguata soluzione abitativa; gli inquilini sfrattati o soggetti a un provvedimento esecutivo di rilascio per morosità incolpevole, la cui ridotta capacità economica non consenta il versamento di un deposito cauzionale per stipulare un nuovo contratto di locazione; gli inquilini sfrattati che abbiano sottoscritto o debbano sottoscrivere un nuovo contratto a canone concordato.


Per poter beneficiare del contributo è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti

cittadinanza italiana, di un Paese dell'UE, ovvero per i cittadini extra UE possesso di un regolare titolo di soggiorno. Nel caso di permesso di soggiorno scaduto è ammissibile la domanda di contributo qualora sia stata fatta domanda di rinnovo; presenza di un atto di intimazione di sfratto per morosità incolpevole con richiesta di convalida oppure di un provvedimento esecutivo di rilascio per morosità oppure essere stato sfrattato oppure nuovo contratto di locazione da sottoscrivere a canone concordato. Possono accedere al beneficio anche gli assegnatari di alloggio di proprietà comunale destinatari di un provvedimento di sfratto in corso, qualora ricorrano le condizioni che definiscono la morosità incolpevole; titolarità di un contratto di locazione di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato e residenza nell'alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9); non essere titolare (requisito richiesto a tutti i componenti del nucleo familiare) di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio ad uso abitativo sito nella Provincia di Ravenna, di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare; reddito ISE non superiore ad € 35.000,00 o valore ISEE non superiore ad € 26.000,00 (derivante da regolare attività lavorativa).

Tra i criteri preferenziali la presenza di minori, di persone ultrasettantenni, di persone con invalidità accertata per almeno il 74%, di persone in carico ai servizi sociali o dell’azienda sanitaria locale per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale.

E’ definito un tetto massimo di contributo concedibile per sanare la morosità incolpevole accertata che non può superare l’importo di 8 mila euro. Le domande, che possono essere presentate fino al 31 dicembre 2019, devono essere compilate unicamente sui moduli predisposti dal Comune e presentate personalmente dall’interessato o da un suo delegato negli orari di apertura al pubblico allo Sportello unico polifunzionale, in viale Berlinguer 68 o nelle sedi degli uffici decentrati. Per informazioni: 0544 482654-482598.

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