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Coldiretti: "Il settore vitivinicolo va messo nelle condizioni di crescere"

L’impegno di Coldiretti è andato proprio in questa direzione, con un contributo fattivo alla stesura dell’atteso Testo Unico del Vino

Nel mondo della globalizzazione difendere e promuovere l’autenticità del Made in Italy agroalimentare è un’esigenza oltre che un’opportunità. In questo contesto il vino italiano, eccellenza che nasce dalla cultura del lavoro e dalla nostra terra, e tutto il comparto vitivinicolo tricolore, può e deve essere messo nelle condizioni di crescere ulteriormente. Al settore non manca di certo la dinamicità, ma al contempo è forte la necessità di risposte che viene espressa dagli operatori, specie sul fronte della semplificazione burocratica. L’impegno di Coldiretti è andato proprio in questa direzione, con un contributo fattivo alla stesura dell’atteso Testo Unico del Vino.

Per fare il punto della situazione e per illustrare nuovi possibili sbocchi di mercato e traiettorie di futuro per la vitivinicoltura romagnola, partendo proprio dalla semplificazione normativa, soprattutto con riferimento all’esportazione nonché all’accesso al credito, Coldiretti Ravenna, CreditAgriItalia e BCC Ravennate e Imolese hanno promosso il convegno "Wine: Today for Tomorrow", svoltosi al ristorante Zingarò di Faenza. Dopo l’introduzione della serata da parte del Direttore di Coldiretti Ravenna, Walter Luchetta, che ha aggiornato i presenti su tre argomenti di stretta attualità per tutte le aziende specialistiche come l’andamento delle trattative relative al rinnovo del contratto degli operai agricoli, l’evoluzione della complessa e contraddittoria materia dei piani assicurativi (PAI) e le azioni politico-sindacali dell’Organizzazione sulla vicenda voucher-lavoro, Maria Luisa Bacchilega, Responsabile Settore Vitivinicolo di Coldiretti Emilia-Romagna, con chiarezza ha ricordato cosa è stato fatto e quello che ancora c’è da fare, dalla vigna alla bottiglia, “per un settore che ha il cuore e le radici produttive ben salde in terra di Romagna”.

Le sole tre province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, infatti, rappresentano quasi il 45% della superficie vitata dell’intera regione. E’ qui, dunque, che si concentrano i produttori, per i quali il sistema Coldiretti, parte attiva nel processo di sburocratizzazione che punta a dimezzare i 110 giorni spesi dagli stessi imprenditori agricoli tra pratiche e scartoffie varie, ha messo a punto il servizio di assistenza specialistica vitivinicola mediante il Centro Assistenza Imprese Coldiretti E-R. Tra i servizi studiati ad hoc, ha sottolineato la Bacchilega, “l’importante supporto nella tenuta del registro di Cantina ‘dematerializzato’, novità che andrà a regime il 30 aprile prossimo, ma anche la valutazione di conformità delle etichette e il sostegno per l’export”. Carla Carnevali, del Coordinamento Vitivinicolo di Impresa Verde Romagna, ha sottolineato come “con il registro ‘dematerializzato’ spariranno tutte quelle informazioni che oggi le cantine sono costrette a duplicare”.

La parola è passata poi a Roberto Alberelli, vicedirettore della BCC Ravennate e Imolese, che ha presentato il nuovo accordo siglato con on CreditAgriItalia per l’apertura di linee di credito specifiche per aziende del vitivinicolo, settore caratterizzato da investimenti che hanno un ritorno garantito sul medio-lungo periodo. “L’accordo è indubbiamente innovativo e vantaggioso - ha affermato Alberelli ricordando l’impegno della Bcc in termini di finanziamento al comparto agricolo (al quale va il 30% del credito erogato dall’Istituto) - la garanzia di un ente come CreditAgri infatti consente di ridurre le classi di rischio, di abbattere le spese di istruttoria, introduce la possibilità di preammortamento, ma soprattutto tassi vantaggiosi, con uno spread compreso tra 1,5 e 2,65%, fino ad un massimo di 120 mesi”.

Ad Alberelli, chiudendo il convegno, hanno fatto eco Matteo Sembianti e Marialuisa De Gregorio di CreditAgriItalia, Ente Finanziario di Interesse Pubblico attivo in modo specialistico nell’assistenza e consulenza tecnico-finanziaria in Agricoltura e iscritto all'Albo Unico degli intermediari, sottoposti, come le banche, alla vigilanza di Bankitalia. “Il nostro obiettivo – hanno spiegato – è ‘capire’ la vostra azienda e studiare il ‘vestito’ necessario in termini di finanziamento”. In vista della campagna vitivinicola romagnola 2017, CreditAgri è l’ente che può rilasciare fideiussione a garanzia per l’impresa beneficiaria di qualsiasi intervento rientrante nelle misure dei Piani di Sviluppo Rurale e OCM Vini e si occupa, altresì, di consulenza specialistica e della redazione di business plan. 

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