rotate-mobile
Economia

Cresce il manifatturiero, edilizia ancora in affanno: e le previsioni per il futuro sono buie

E' quanto emerge dai risultati dell'indagine congiunturale sull'industria e sulle costruzioni svolta dalla Camera di Commercio di Ravenna

Nel 2018 il manifatturiero conferma il trend positivo di crescita; più in affanno invece le costruzioni. E' quanto emerge dai risultati dell'indagine congiunturale sull'industria e sulle costruzioni svolta dalla Camera di Commercio di Ravenna.

“Dall'indagine congiunturale realizzata dagli Uffici della Camera di commercio di Ravenna in collaborazione con il centro studi di Unioncamere Emilia-Romagna – evidenzia Maria Cristina Venturelli, Segretario generale della Camera di commercio di Ravenna – risulta che il settore manifatturiero ha chiuso nella nostra provincia un 2018 sostanzialmente positivo, mentre il settore delle costruzioni resta in affanno, pur con una flessione meno accentuata in chiusura d’anno. Proprio per sostenere la crescita e favorire lo sviluppo aziendale, l'ente camerale si appresta ad attivare nelle prossime settimane gli interventi a favore delle imprese per il 2019, confermando la sua vocazione a sostenere il tessuto imprenditoriale locale.”

La grande crisi dell'edilizia: in dieci anni 4000 lavoratori in meno

Industria manifatturiera

Indicatori tendenziali - Nel quarto trimestre del 2018 tutti i principali indicatori dell’industria manifatturiera della provincia di Ravenna confermano la crescita, avviata all’inizio dell’anno. Nel periodo ottobre-dicembre la produzione industriale fa segnare una crescita, pari a +0,5%, in assestamento se confrontata a quelle registrate nei primi due trimestri dell’anno, ma in recupero rispetto al precedente; nello stesso trimestre a livello regionale la produzione del manifatturiero mette a segno una crescita più o meno della medesima intensità (+0,6%), in rallentamento rispetto ai risultati raggiunti nei trimestri precedenti. Nella nostra provincia il fatturato complessivo cresce del +1,4%, però la componente estera segna un modesto +0,1%. Anche gli ordini crescono (+0,7%) e quelli esteri fanno registrare, con un piccolo ma positivo +0,1%, una inversione di tendenza che interrompe l’andamento negativo rilevato nei due trimestri precedenti e che potrebbe far ben sperare. Complessivamente il 2018 si è chiuso con un aumento medio produttivo del +1,5% in provincia e del +1,8% in regione, valori che proseguono il positivo trend annuale dei tre anni precedenti. Considerando la media annua anche per il fatturato, per la nostra provincia quello complessivo cresce del +1,4% e quello estero del +3,0%. Positivo anche l’andamento medio annuo degli ordini, pari a +1,6%, però quelli esteri chiudono il 2018 con un valore praticamente all’insegna della stabilità (-0,1%).

Andamento rispetto al trimestre precedente - Nel quarto trimestre, anche gli indicatori congiunturali sono tutti positivi, segnalando il prevalere di imprese interessate da variazioni al rialzo rispetto al trimestre precedente. In particolare, per la produzione, il 42,2% delle imprese dichiara un aumento rispetto al trimestre precedente; tra le altre, prevalgono le aziende del campione che segnalano una stabilità per la produzione (35,5%), rispetto a quelle che invece segnalano una diminuzione (22,4%), presentando quindi un saldo positivo pari a quasi +20%. Per il fatturato, quasi la metà delle imprese (49,8%) dichiara una crescita, contro il 21,2% che registra invece una flessione ed il 29% una stabilità, con un saldo quindi positivo e pari a +28,7%. Infine anche per gli ordinativi il saldo risulta positivo (+21,7%): il 45,7% delle imprese indica un aumento per il complesso degli ordini, il 24,1% una diminuzione ed il 30,2% nessuna variazione.

Previsioni per il trimestre successivo - Anche se si moltiplicano i segnali di un più lungo rallentamento della crescita in Europa, della forte incertezza globale alimentata da vari fattori (trend protezionistico, incognite sulla Brexit, ecc..) e nonostante i preoccupanti dati al ribasso diffusi dall’Istat a fine 2018 per l’attività industriale nazionale, le previsioni delle nostre imprese manifatturiere e riferite al primo trimestre del 2019 sono orientate verso un cauto ottimismo: infatti il saldo tra chi prevede aumenti rispetto a chi invece ipotizza riduzioni per gli indicatori riferiti a produzione ed ordinativi, sia complessivi che esteri, rimane positivo. Per ognuno degli indicatori però, la maggior parte delle imprese non si aspetta variazioni significative e quindi i livelli di produzione, fatturato ed ordini rimarranno stabili rispetto al trimestre in esame, secondo le previsioni della stragrande maggioranza del campione.

Industria delle costruzioni

Indicatori tendenziali - Nel quarto trimestre del 2018 il fatturato delle imprese del settore delle costruzioni in provincia di Ravenna è diminuito del -0,5%, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Dopo la brusca frenata registrata nel primo trimestre e la crescita invece realizzata nel secondo trimestre, nel terzo e quarto trimestre il fatturato delle imprese del settore delle costruzioni in provincia di Ravenna torna a diminuire, anche se in chiusura d’anno la flessione registrata è meno accentuata. A livello regionale il fatturato prosegue la crescita quasi mai interrotta a partire dal 2015, registrando, nel quarto trimestre dell’anno in esame, un +2%, rispetto allo stesso periodo del 2017. L’andamento medio annuo, con il suo andamento altalenante e volatile, conferma il rallentamento che sta caratterizzando il volume di affari delle imprese edili della provincia di Ravenna, attestandosi sul -0,6%. Per la regione, con un incremento medio pari a +1,7%, per l’anno 2018 invece si conferma l’andamento di crescita.

Andamento rispetto al trimestre precedente e previsioni per il successivo - Nel quarto trimestre, gli indicatori congiunturali espressi in forma di giudizio (stabilità, diminuzione, aumento) esprimono una sostanziale stabilità rispetto al trimestre precedente. Per la produzione, il 65,8% delle imprese dichiara di non aver osservato variazioni significative; nessuna impresa del campione rileva un aumento, contro il 34,2% che segnala una diminuzione, producendo quindi un saldo negativo pari a – 34,2%. Per il fatturato il 62% delle imprese registra una stabilità; per questa variabile leggermente migliore il confronto situazione crescita e/o calo: il 17,7% segnala un incremento contro il 20,3% che riporta una flessione delle vendite, generando un saldo negativo meno pesante del -2,7%. Negativo anche il saldo riguardanti le previsioni sul volume di affari complessivo: più della metà delle imprese (58,2%) si aspetta che il fatturato rimanga stabile, l’8% prevede una crescita ed il 33,8% invece una flessione, producendo un saldo negativo del -25,7%, in un contesto globale in cui le prospettive sono soggette a forte incertezza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cresce il manifatturiero, edilizia ancora in affanno: e le previsioni per il futuro sono buie

RavennaToday è in caricamento