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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

8 marzo, crescono le imprese femminili del Ravennate nel corso del 2021

Le aziende in rosa sono 47 in più rispetto al 2020 (+0,6%). La presidente del Comitato provinciale per l’imprenditoria femminile: "Ma siamo ancora lontani da un ambiente professionale amico delle donne"

Sono 8.065 (il 21% del totale) le imprese femminili in provincia di Ravenna alla fine del 2021: le aziende in rosa sono 47 in più rispetto al 2020 (+0,6%, a fronte del +0,2% registrato dal sistema imprenditoriale collettivo) e guadagnano 16 unità rispetto al 2019. La quota di imprese femminili in provincia rimane dunque elevata, con il valore che si posiziona tra il risultato dell’Emilia-Romagna (20,9%) e quello dell’Italia (22,1%). E’ il Comune di Cervia che registra il più alto tasso di femminilizzazione, (23,3%); il più basso, invece, nei Comuni di Bagnara di Romagna e di Massa Lombarda (16,4%).

“Le donne rappresentano un patrimonio di competenze che va promosso e incoraggiato a misurarsi sul mercato attraverso l’impresa. Ma siamo ancora lontani dall’obiettivo di creare una cultura del lavoro e un ambiente professionale amico delle donne, attento alle loro esigenze, capace di accogliere e valorizzare le loro capacità”. Così Antonella Bandoli, presidente del Comitato provinciale per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Ravenna, che ha aggiunto:“i dati relativi al quadro di crescita e di sviluppo del tessuto imprenditoriale femminile della nostra provincia sono un segnale positivo importante perché valorizzare le capacità del fare impresa al femminile permette di dare uno stimolo e un contributo ancor più autorevole alla crescita culturale, sociale ed economica del nostro territorio”

In provincia, di Ravenna, dunque, il comparto a maggior presenza femminile è quello dei servizi alla persona (il 44,5%), seguito da sanità e assistenza sociale (42,1%), attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (33,3%), noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (31,6%) e commercio (25,5%). Sebbene il tessuto produttivo femminile resti comunque mediamente “più giovane” di quello maschile (9,4% contro il 5,7%), le attuali 706 attività di giovani donne sono l’8,8% del totale, a fronte dell’8,9% del 2019 e dell’’8,7% del 2020. A fine 2021, inoltre, le imprese femminili straniere sono risultate 1.059, pari al 13,1% del totale delle imprese rosa della provincia. In contro-tendenza, il settore agricolo (-32 unità, pari al -3,1%) ed il commercio, che segna -16 unità, pari al -0,8%.

Positiva la performance dell’insieme dei servizi alle imprese e professionali, in aumento di 54 unità (+4,5%), in particolare le attività immobiliari (+26 e +5,5%) e di noleggio, agenzie di viaggio ed attività di supporto (+18 unità e +5,6%), a cui fanno seguito quelle del turismo (+16 il saldo e +1,4 la variazione percentuale), delle costruzioni (+10 e +4%), dell’industria manifatturiera (con 10 imprese femminili in più e +2%), dei servizi alla persona (+8 e +0,6%) e del credito (+3 e +1,9%). Crescono le aziende guidate da donne nei comuni di Alfonsine (+3,7%), Brisighella (+3,4%), Cervia (+0,6%), Conselice (+0,6%), Cotignola (+2,8%), Faenza (+2,5%), Lugo (+1,2%),  Ravenna (+0,1%) e Russi (+6,9%).  Nel 63,1% dei casi, infine, si tratta di imprese individuali, nel 17,2% di società di persone e nel 17,8% di società di capitali.

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