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Crisi, le associazioni scendono in piazza: "Ridurre la pressione fiscale"

Saliranno sul palco i tredici Presidenti delle Associazioni componenti il Tavolo (AGCI, CIA, CNA, Coldiretti, Confagricoltura, CONFIMI, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Copagri, Legacoop)

Giovedì mattina sscendono in piazza, per la prima volta nella storia dell’imprenditoria ravennate, tredici Associazioni di rappresentanza dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, del turismo, dell’industria e della cooperazione per far sentire la propria voce in difesa dell’economia reale del nostro territorio e sollecitare le Istituzioni e la politica. Il Tavolo Provinciale delle Associazioni Imprenditoriali ha organizzato una manifestazione in Piazza del Popolo a Ravenna.

Saliranno sul palco i tredici Presidenti delle Associazioni componenti il Tavolo (AGCI, CIA, CNA, Coldiretti, Confagricoltura, CONFIMI, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Copagri, Legacoop). Interverrà il presidente del Tavolo, Pierpaolo Burioli. Alle 9.30, presso la Camera di Commercio, le Associazioni incontreranno i Comuni, la Provincia, i Parlamentari neoeletti e i Consiglieri regionali.

Al termine della manifestazione, una delegazione salirà in Prefettura per consegnare al Prefetto il documento con le richieste e le rivendicazioni delle Associazioni. “Le imprese sono allo stremo – afferma Burioli – e tutte le Associazioni intendono costruire con forza e determinazione una possibilità di futuro per tornare a crescere con slancio, per fornire lavoro e valore al Paese”.

“In che modo? – prosegue Burioli -. Attraverso la riduzione della pressione fiscale, evitando ulteriori innalzamenti delle aliquote IVA, diminuendo l’imposizione IRAP, escludendo dall’IMU gli immobili strumentali all’attività d’impresa, ridefinendo il tributo rifiuti e i servizi TARES, dando credito alle imprese, semplificando norme e procedure ad ogni livello, pagando i debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese, comprimendo il cuneo fiscale e attuando il Patto per lo Sviluppo sottoscritto con Provincia, Comuni e Camera di Commercio. E per dare forza reale a queste richieste a livello territoriale non possiamo più aspettare, tutti insieme dobbiamo manifestare le ragioni dell’impresa. Invitiamo quindi tutte le imprenditrici e gli imprenditori in Piazza del Popolo a Ravenna giovedì alle ore 11”.

Anche i sindaci dei Comuni della Bassa Romagna parteciperanno alla manifestazione, consapevoli della gravità di una situazione economica che pesa in modo ormai insostenibile sul nostro sistema produttivo e che mette a rischio il futuro delle nostre imprese e sono profondamente convinti che l'impresa sia un valore centrale ed è un patrimonio decisivo per salvaguardare la ricchezza del territorio, il lavoro e l'occupazione.

Naturalmente il destino delle imprese del territorio chiama in causa prima di tutto l'urgenza ormai indifferibile di avviare, a livello nazionale ed europeo, politiche efficaci destinate al rilancio degli investimenti e alla crescita dei sistemi produttivi. Occorre inoltre por mano ad una vera riforma della finanza locale che metta i comuni nelle condizioni di attivare interventi concreti in favore dello sviluppo territoriale.

Per parte loro i Sindaci della Bassa Romagna, nonostante la ristrettezza delle risorse disponibili e i vincoli dell'attuale normativa, si impegnano a sostenere, all'interno dei bilanci di previsione attualmente in corso d'approvazione, "un aumento degli stanziamenti in favore dei consorzi di garanzia delle imprese per un importo che raggiungerà, nel 2013, un valore massimo complessivo di circa 350.000 euro che chiediamo vengano destinati alle imprese per investimenti e/o gestione che si realizzano nell'ambito territoriale della Bassa Romagna".

Verrà sostenuto "un contenimento della pressione fiscale e alleggerimento degli oneri di costruzione allo scopo di favorire la ripresa nel settore dell'edilizia e per interventi di recupero, ristrutturazione, risparmio energetico, eccetera"; "l'attivazione di un fondo speciale, dotato di importo fino a circa 400.000 euro, a sostegno delle attività imprenditoriali più innovative e incentivanti l'occupazione giovanile e femminile in particolare. Un fondo che, costruito in modo concertato con le associazioni imprenditoriali, dovrà rispondere a criteri di snellezza e rapidità per mettere l'impresa nella condizione di accedere in tempi certi e sicuri agli incentivi disponibili".

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