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Crociere cancellate, al via l'intervento 'tampone' per rendere il terminal operativo: "Problema fisiologico"

Il terminal crociere di Porto Corsini dovrebbe rientrare in piena attività nella prima settimana d'agosto, dopo l'insabbiamento del fondale che ha portato nove crociere sulle 47 annuali a cancellare la "toccata" ravennate

Il terminal crociere di Porto Corsini dovrebbe rientrare in piena attività nella prima settimana d'agosto - con il condizionale d'obbligo per via degli "imprevisti" che spesso caratterizzano gli appalti pubblici - dopo l'insabbiamento del fondale che ha portato nove crociere sulle 47 annuali a cancellare la "toccata" ravennate (problema che ha spinto il Gruppo misto in consiglio a chiedere le dimissioni del Presidente dell'Autorità di sistema portuale Daniele Rossi). Dal 13 giugno, infatti, la Capitaneria di porto ha abbassato il pescaggio delle navi intenzionate ad attraccare a Porto Corsini a 7,60 metri per la banchina lato nord e 7,90 metri per quella lato sud, scatenando polemiche provenienti da parti politiche e associazioni in merito soprattutto a presunti mancati incassi in termine di turismo.

Mercoledì è stato firmato il contratto con la ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto urgente indetta dall’Autorità di sistema portuale: un intervento di circa 150mila euro che inizierà nei prossimi giorni e che, appunto, dovrebbe terminare entro i primi giorni di agosto, dopo che saranno stati spostati vicino alla diga nord i 25mila metri cubi di sabbia che hanno creato l'insabbiamento, rendendo di nuovo operativo il terminal crociere ed evitanto nuove cancellazioni da parte degli armatori. Tuttavia si tratta solo di un "intervento tampone": "Ormai è un problema fisiologico della città: le casse di colmata sono piene, e senza casse non si fanno gli escavi - spiega Daniele Rossi - E fino a quando non potremo avviare il progetto di Hub portuale (per il quale manca la registrazione alla Corte dei Conti del documento approvato dal Cipe) non possiamo muoverci". Nè, quindi, pensare di poter dragare i 250mila metri cubi che richiedono la presenza di casse di colmata da riempire - l'Hub renderà disponibili le aree di Logistica 1 e 2 in zona Porto Fuori e di S3 alle Bassette per svuotare le casse di colmata e poterle quindi mettere a disposizione di nuovi escavi. L'Autorità Portuale sta preparando il bando di gara per l’appalto dei lavori che si prevede possa essere pubblicato entro la fine dell’anno; la prima attività di progetto sarà ovviamente lo svuotamento delle casse di colmata. per il Presidente Rossi, al porto serve un contratto di manutenzione periodica: "La draga quando arriva inizia a scavare, e quindi poi bisogna dirgli dove mettere la sabbia: quindi serve la cassa di colmata dove poi la sabbia deve stare diversi mesi per essere trattata". Un'alternativa ai crocieristi, in realtà, è stata proposta, ma pare non essere stata d'interesse di nessuna delle crociere che hanno invece preferito "saltare" lo scalo ravennate. "L’approdo al Terminal “T&C”, dove le navi da crociera sono arrivate sino a quando non è stata inaugurata la nuova banchina a Porto Corsini, rappresenta una valida alternativa - aggiunge Rossi - ma la decisione di avvalersi o meno di questa opzione sostitutiva e temporanea spetta agli armatori".

Il Presidente Rossi sottolinea poi l'importanza, per l'Autorità di sistema portuale, dell'attività crocieristica: "Rappresenta un vero e proprio core business, una parte essenziale delle operazioni del porto di Ravenna, tant'è che in passato si è investito molto: la banchina di Porto Corsini è costata decine di milioni di euro, dobbiamo valorizzarla e per questo intendiamo investire ancora. Siamo in conferenza di servizi per un progetto di sistemazione dell'area circostante il terminal crociere, progetto che prevede la realizzazione di un ampio spazio verde pubblico con aree destinate a parcheggio. Stiamo recependo suggerimenti per migliorare e rendere ancora piu efficace l'area per chiudere tutto in autunno, quindi in tempo utile per iniziare i lavori prima della prossima stagione estiva. Anche in questo caso parliamo di svariati milioni di euro, perchè è fondamentale per il nostro scalo essere efficienti anche per la parte crocieristica. In piu ci stiamo organizzando per svolgere attività di promozione per il porto, e quindi le crociere. Stiamo lavorando su tutto ciò confrontandoci con associazioni di categoria e amministrazione comunale (che ci ha supportato fortemente), senza di loro non saremmo arrivati oggi a parlare di gare di appalto e bando di gara".

Il vicesindaco Eugenio Fusignani, invece, gira lo sguardo al passato: "Questo, d'altronde, è il risultato di un decennio in cui si è inseguita una progettazione per il porto di cui tutti sappiamo l'esito (il cosiddetto "progettone", mai realizzato, ndr): se avessimo puntato da subito su quello che è stato fatto in meno di due anni, ovvero il progetto di Hub portuale, oggi forse avremmo risultati diversi. Le polemiche che si stanno creando non aiutano, anzi, distolgono energie dal fare il possibile perchè i tempi progettuali dell'Hub portuale vengano rispettati (nei limiti del possibile)". Il vicesindaco strizza l'occhio a chi nei giorni scorsi ha sollevato critiche in termini di perdite turistiche: "Fino a pochi giorni fa il problema era che le crociere non davano una ricaduta positiva alla città: oggi, invece, sembra che siano un motore turistico importante. Ma 19mila presenza crocieristiche perse non sono 19mila turisti e clienti della città persi, ma solo 19mila crocieristi; poi si può discutere, certo, dell'opportunità di lavorare per rendere i crocieristi anche clienti per la città. Ora, però, cerchiamo di trasformare questo veleno in una medicina e far sì che ci sia un'attenzione ancora maggiore, per fare in modo che tutti insieme, maggioranza e opposizione, riusciamo a riaccendere un'interesse crocieristico su Ravenna che dia davvero una ricaduta positiva sulla città".

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