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Pensionati e cud sul web, è caos: "L'Inps riveda quanto stabilito"

A partire da quest’anno l’Inps ha deciso che i pensionati non riceveranno più il Cud per posta a casa, ma dovranno attivarsi per averlo sul web

Si avvicina il momento per presentare la dichiarazione dei redditi. Tra le novità di quest’anno, una riguarda in particolare il Cud, il modello che certifica i redditi da lavoro dipendente o da pensione percepiti nell’anno precedente, necessario per presentare la dichiarazione dei redditi (tramite 730 o Unico). A partire da quest’anno, infatti, l’Inps ha deciso che i pensionati non lo riceveranno più per posta a casa, ma dovranno attivarsi per averlo sul web.

Per rendere più agevole la richiesta della certificazione unica dei redditi da parte dei pensionati l'Inps ha attivato un numero verde dedicato. Si tratta dell'800.43.43.20 raggiungibile gratuitamente da rete fissa, mentre chi usa un cellulare deve chiamare, a pagamento, lo 06.164.164. Spi Cgil di Ravenna evidenzia "le grandi difficoltà per i pensionati con i moduli telematici", chiedendo all'Inps di rivedere quanto stabilito.

"Le recenti decisioni dell'Inps, motivate dalla necessità di risparmi e tagli imposti dalla legge di stabilità, di inviare i modelli Cud e Obism soltanto con modalità telematiche, salvo casi particolari, finiranno inevitabilmente col penalizzare le persone in maggiori difficoltà, soprattutto anziane - sottolinea il sindacato -. E' noto che gli strumenti informatici utili e da utilizzare non sono diffusi, sia per insufficienti conoscenze che per la scarsa dotazione degli strumenti, per le persone anziane, sole, in difficoltà".

"La mancata disponibilità su cartaceo del Cud e dell’Obism lede il diritto di conoscere i dati relativi alla propria situazione di reddito e pensionistica - aggiunge Spi Cgil -. Pur condividendo la necessità di perseguire obiettivi di risparmio e di riduzione degli sprechi riteniamo che l'utilizzo di strumenti informatici da parte degli utenti non possa che avvenire con gradualità e sulla base della costituzione di banche dati che ne garantiscano l'accesso".

"Nel frattempo agli utenti che non sono in condizioni di utilizzare le vie telematiche riteniamo debba essere garantita la disponibilità cartacea della propria situazione di reddito e di pensione - aggiunge il sindacato -. Pertanto come sindacato pensionati Spi Cgil chiediamo all'Inps di rivedere le proprie decisioni e di procedere gradualmente con le nuove modalità al fine di evitare di penalizzare le persone anziane e maggiormente in difficoltà".

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