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Da Ravenna muove i primi passi il "Distretto della frutta"

Il sindaco e presidente della Provincia Michele De Pascale ha accolto con favore il progetto, ritenendolo “un punto di snodo fondamentale per la frutticoltura ravennate

Parte da Ravenna il progetto per la costituzione del primo ‘Distretto della Frutta’ su iniziativa promossa da Coldiretti Ravenna. Dopo i saluti del segretario generale della Camera di Commercio, Mauro Giannattasio, che ha sottolineato quanto "l’Ente apprezzi ogni iniziativa che incentiva l’aggregazione e lo sviluppo territoriale secondo una logica di filiera", il sindaco e presidente della Provincia Michele De Pascale ha accolto con favore il progetto, ritenendolo “un punto di snodo fondamentale per la frutticoltura ravennate, eccellenza che ora, con l’apporto di tutto il mondo economico, deve investire nella valorizzazione territoriale per compiere quel salto di qualità che gli enti locali auspicano e sono pronti a sostenere”.

Alla presenza di Cinzia Levi per l’assessorato all’Agricoltura regionale e di Alberto Cassani dell’assessorato regionale al Turismo, il presidente di Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte ha sintetizzato il quadro in cui andrebbe ad inserirsi il nuovo Distretto: “Dopo anni di difficoltà strutturali, la frutticoltura provinciale - ha esordito - è reduce da un biennio nero caratterizzato prima dall’invasione della cimice asiatica, poi dalle terribili gelate della scorsa primavera, calamità che hanno acuito la sofferenza del settore”. Il progetto del Distretto della Frutta, che andrebbe ad inserirsi nel solco tracciato dai ‘Distretti del cibo’ già previsti a livello nazionale e da fine 2019 recepiti anche dalla nostra Regione, è quindi “un’opportunità vitale per il rilancio di una filiera che rischia seriamente di sparire, con tutte le implicazioni negative del caso in termini occupazionali ed ambientali”.

Tra gli obiettivi chiave del Distretto, “progetto inclusivo di filiera a sviluppo orizzontale - ha aggiunto il Direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini - la valorizzazione e promozione globale delle nostre produzioni agroalimentari d’eccellenza, step fondamentale per ottenere poi ricadute positive in termini di reddito, non solo per i produttori, ma per tutti gli attori del Distretto”. L’idea progettuale ha trovato piena adesione da parte dei diversi attori della filiera e delle varie categorie economiche intervenute all’incontro. Davide Vernocchi, presidente Apo-Conerpo, ha ribadito la necessità di ‘salvaguardare il valore della frutticoltura romagnola cavalcando il progetto del Distretto per sottoporlo quanto prima al Governo”. Del medesimo avviso anche Raffaele Drei, Presidente Agrintesa che ritiene “indispensabile investire nel valore del territorio e in una strategia di comunicazione di tale valore diretta al consumatore, coinvolgendo nel progetto anche intelligenze esterne al mondo agricolo”.

Mirco Bagnari, dDirettore Cia per la Romagna, ha auspicato il massimo coinvolgimento di tutti gli attori interessati, ricordando peraltro “come attualmente, in regione, sia attivo il solo Distretto dei Salumi piacentini, e quindi sia ampio il margine d’azione a disposizione di Ravenna e della Romagna”. Della necessità di unire le forze per “superare una crisi aggravata anche dalla pandemia che il sistema agroalimentare, veicolo di maggiore attrattività del territorio, ha tutte le carte in regola per affrontare”, ha parlato Daniele Bassi, sindaco di Massa Lombarda e referente Attività Produttive della Bassa Romagna.

Pronti a dare il proprio contributo gli istituti di credito ben radicati sul territorio, “perché è proprio dal territorio che si genera quel valore economico-sociale che non possiamo permetterci di disperdere” ha affermato Luigi Cimatti, presidente della Banca di Credito Cooperativo della Romagna Occidentale, cui ha fatto eco Giuseppe Benini, consigliere della Bcc Ravennate e Imolese che vede nel Distretto “un passo fondamentale per garantire futuro anche ai tantissimi studenti che ogni anno si diplomano negli Istituti Agrari della provincia”. Concorde sulla bontà di un progetto che “punta a valorizzare la nostra terra partendo proprio dalla terra per aiutare poi l’intera economia locale” il Presidente di Confcommercio Ravenna Mauro Mambelli che ha assicurato il supporto del mondo del commercio e della ristorazione.

A chiudere la mattinata, tracciando la road map dei lavori propedeutici alla costituzione del Distretto, ancora il Presidente Dalmonte: “Nelle prossime settimane andremo a creare un gruppo di lavoro allargato agli Assessorati regionali all’Agricoltura e Turismo. L’obiettivo - ha concluso - è passare rapidamente alla fase operativa così da predisporre il progetto definitivo entro il 2021 e concorrere al ‘bando Distretti’ che nella precedente edizione prevedeva risorse finanziabili fino a 50 milioni di euro”.

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