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Economia

Inflazione ai minimi: crollano i prezzi di frutta e verdura. Lieve aumento per la carne

"A diminuire su base annua sono anche – sottolinea la Coldiretti - i prezzi della frutta fresca che mostrano una flessione del 7,5 per cento mentre aumentano pochissimo i prezzi della carne bovina (+0,8 per cento) e di maiale (+0,7 per cento)".

Sono i vegetali freschi a far segnare il maggior crollo dei prezzi con un calo del 12,1% che spinge l’intero settore alimentare verso la deflazione con un calo dello 0,6% rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi all’inflazione a giugno. "A diminuire su base annua sono anche – sottolinea la Coldiretti - i prezzi della frutta fresca che mostrano una flessione del 7,5 per cento mentre aumentano pochissimo i prezzi della carne bovina (+0,8 per cento) e di maiale (+0,7 per cento)".

"L’andamento dei prezzi riflette - sottolinea la Coldiretti - in generale una situazione difficile sul lato degli acquisti alimentari che sono tornati indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981 a causa della crisi e non hanno ancora beneficiato degli effetti positivi del bonus di 80 euro nelle buste paga di 10 milioni di italiani a partire dall’inizio di giugno".

"Nel 2014 si è toccato il fondo – precisa il presidente Coldiretti Ravenna Massimiliano Pederzoli - con i prodotti della dieta mediterranea che sono quelli a subire il maggiore taglio della spesa alimentare che in media è stato pari al 2 per cento e non ha risparmiato nessun prodotto della tavola”. Gli acquisti delle famiglie - continua la Coldiretti - sono crollati, dalla pasta (-5 per cento) all’extravergine (-4 per cento), dal pesce (-7 per cento) alla verdura fresca (-4 per cento) nei primi due mesi rispetto allo stesso periodo del  2013".

"Una leggera inversione di tendenza positiva è attesa per la seconda parte del 2014 perché - conclude la Coldiretti - sarà proprio la spesa alimentare, che rappresenta la seconda voce dei budget familiari, a beneficiare maggiormente del bonus di 80 euro al mese per alcune categorie di lavoratori dipendenti, disoccupati e cassintegrati  che destinano una quota rilevante del proprio reddito all’acquisto del cibo".

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