La Camera di commercio di Ravenna ha ospitato venerdì la decima edizione della Giornata dell’Economia, collocata nell’ambito delle iniziative per i 150 anni della nascita dell’Ente. Il tema discusso è stato “Verso un nuovo modello di crescita sostenibile”. All'iniziativa, realizzata con il contributo della BCC, sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio di Ravenna, Gianfranco Bessi, e il segretario generale, Paola Morigi, Guido Caselli, responsabile Centro Studi Unioncamere Emilia-Romagna, il direttore di Hera Spa, Tiziano Mazzoni, e Filippo Brandolini, presidente Herambiente SpA.

“Dobbiamo innanzitutto garantire - ha dichiarato Bessi - la sopravvivenza alle aziende, che sono alle prese con una grave crisi di liquidità spesso causata dall’impossibilità di incassare i crediti vantati. La nostra Camera di Commercio ha firmato, insieme agli enti locali e al sistema bancario, il protocollo per la cessione prosoluto dei crediti nei confronti di Comuni e Provincia. E auspico che il Governo approfondisca l’idea della compensazione dei crediti e dei debiti che le aziende hanno con lo Stato”. Bessi ha chiesto uno snellimento della burocrazia e il superamento del patto di stabilità che “lega le mani agli Enti locali”.

“Ci stiamo  attivando – ha aggiunto il segretario della Camera di commercio, Paola Morigi - per continuare a supportare interventi che consentano di crescere, ma con un’attenzione costante ai livelli di sostenibilità: ci si riferisce alla responsabilità sociale d’impresa, alle certificazioni ambientali, alle iniziative che si stanno esaminando per introdurre il wi-fi e la “banda larga, ai contributi concessi alla Fondazione Flaminia per l’università, al patrocinio che insieme alle altre Camere romagnole viene concesso al Web Economy Forum (proprio per favorire la crescita informatica delle imprese) e più in generale ai processi di informatizzazione che consentono di sviluppare applicazioni sempre più articolate per soddisfare i bisogni degli utenti, e così via”.

Caselli ha svolto un’analisi sul capitalismo costruttivo. “La rete 2.0 cerca di immaginare – ha spiegato il responsabile Centro Studi Unioncamere Emilia-Romagna - un modo diverso di collaborazione tra imprese, istituzioni e persone. Nel “capitalismo costruttivo” le strategie aziendali puntano all’efficienza sociale che ha come obiettivo la minimizzazione di tutti i costi generati dalla produzione: non solo quelli contabili, ma anche quelli sulla comunità, sull’ambiente e sulle future generazioni. Costruire una rete 2.0 a Ravenna è un obiettivo ambizioso, che richiede un salto culturale non indifferente a imprese e istituzioni.

Il direttore di Hera Spa, Mazzoni, ha ripercorso le tappe della crescita di Hera e il valore sociale connesso alla sua attività. Nata nel 2002, Hera ha investito (i dati si riferiscono al periodo 2002-2010) 345 milioni nel settore gas, 205 nell’energia, 786 nel ciclo idrico e 880 nell’ambiente. I lavoratori sono passati da 4789 del 2002 a 6621 dello scorso anno. Contemporaneamente sono state condotte attente politiche di tutela della sicurezza dei lavoratori che hanno portato, nell’ultimo anno, a una diminuzione degli infortuni sul lavoro del 24%.

“Herambiente – commentato il presidente Brandolini – costituita nel 2009, rappresenta sicuramente un’eccellenza, a livello non solo nazionale, nel settore rifiuti. Herambiente rappresenta un valore aggiunto per il territorio, e per Ravenna in particolare, in termini di ricadute economiche ed occupazionali, rinnovando ed aggiornando così l’intraprendenza manifestata alcuni decenni orsono dalla municipalizzata di igiene ambientale del Comune, che non si limitò ad erogare i servizi previsti dalla ex privativa comunale, ma organizzò anche servizi alle imprese per favorire lo sviluppo economico e la tutela dell’ambiente”. Oggi Herambiente occupa direttamente e indirettamente 307 addetti.