rotate-mobile
Economia

Diminuiscono gli sportelli bancari nel Ravennate, Cisl: "Nell'arco di 12 anni sono 98 in meno"

L'analisi di First Cisl Romagna: "La principale contrazione è avvenuta nei comuni di Faenza (18) e Ravenna (36) e, in maniera più contenuta, nei comuni con un numero limitato di abitanti"

Sono stati presentati al congresso della First Cisl Romagna, tenutosi martedì a Riccione, i dati dello studio fatti dalla categoria sulla diminuzione degli sportelli bancari in Romagna. “Il 2008 è stato l’anno in cui in tutta Italia, si è registrato il numero più alto di sportelli bancari, con 5922 comuni serviti e 34 mila sportelli - afferma Stefano Manzi, confermato segretario generale della FIRST CISL Romagna, affiancato da Roberta Scarpellini e Valentina Brandi - Nel periodo 2008–2020 si è registrato un calo complessivo di 10.658 sportelli bancari con ulteriori 1.717.369 abitanti che sono rimasti sprovvisti di sportello nel comune di residenza. Il numero di comuni “debancarizzati” è stato di ulteriori 820 comuni, ma è chiaro che non vengono conteggiate le frazioni e i piccoli nuclei che sono comunque rimasti privi di servizio”.

Secondo l'analisi, l'Emilia-Romagna registra "un andamento evidente del fenomeno della “desertificazione” degli sportelli bancari. Dai 3.603 sportelli del 31 dicembre 2008 si è scesi a 2.369 del 2020, con un calo del -34,25%, contro il -31,22% della media nazionale. In regione sono stati chiusi 1.234 sportelli. I comuni serviti da almeno una banca in Emilia-Romagna hanno avuto contrazione molto meno accentuata rispetto alla media nazionale, dai 330 del 31 dicembre 2008 si è calati a 317 del 31 dicembre 2020, registrando una diminuzione di 13 comuni, pari al -3,94%, rispetto al -13,85% della media nazionale".

"In Romagna - prosegue First Cisl - tra il 2008 e il 2020 è la provincia di Forlì Cesena quella che registra un calo maggiore, 131 sportelli nel  pari al -36,29%, seguita dalla provincia di Rimini con un calo di 100 sportelli pari al -33,56% e Ravenna che registra un calo di 98 sportelli nel periodo considerato, pari al -28,82%. Per quanto riguarda la provincia di Forlì Cesena, sono due i comuni non più serviti da sportelli bancari la diminuzione dei comuni serviti nel periodo considerato, Borghi e Portico San Benedetto, pari al -6,67%. A Ravenna invece tutti i comuni confermano la presenza di sportelli nel loro territorio e la provincia di Rimini, grazie all’annessione di 7 comuni nel 2009 prima appartenenti a Pesaro Urbino, ha visto incrementato il numero di sportelli bancari di una unità".

Riferendosi in particolare alla provincia di Ravenna, la diminuzione di 98 sportelli nel periodo 2008-2020 ha interessato soprattutto i comuni di Faenza (18) e Ravenna (36) e, in maniera più contenuta, i comuni con un numero limitato di abitanti. Nella intera provincia il valore medio di abitanti per sportello è pari a 1.596 unità.

"La riduzione dei servizi bancari - afferma il segretario generale della FIRST CISL Romagna Stefano Manzi - crea numerosi problemi alle fasce sociali più deboli, soprattutto alla clientela più anziana che è meno abituata ad utilizzare servizi on-line e necessitano quindi di assistenza e consulenza. Le banche hanno proceduto negli anni ad una chiusura massiccia anche di filiali che producono reddito, con la conseguente perdita di posti di lavoro, il tutto per perseguire ossessivamente la riduzione dei costi”.

“A parere di First Cisl le riorganizzazioni - conclude Manzi - oltre a generare soppressione di filiali, privano i territori dei centri decisori, visto che due delle principali banche del territorio (Crc e Carim) sono state acquisite da una multinazionale francese (Crédit Agricole), Credito di Romagna è passata in mani cinesi (SC Lowy) e le banche di Credito Cooperativo si stanno via via accorpando tra loro, abbandonando in alcuni casi l’ambito in cui erano nate”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Diminuiscono gli sportelli bancari nel Ravennate, Cisl: "Nell'arco di 12 anni sono 98 in meno"

RavennaToday è in caricamento