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Economia

Divieto d'asporto dopo le 18 per le vinerie: "Disparità assurda con i supermercati"

"Supermercati ed empori alimentari possono continuare indisturbati la vendita degli stessi prodotti, per non parlare della grande distribuzione con assortimenti generalisti"

Il divieto all’asporto a partire dalle 18 per alcune tipologie di pubblico esercizio, contenuto nell’ultimo dpcm, colpisce anche gli esercizi commerciali specializzati nella vendita di bevande, fra cui le vinerie, ma non solo. Anche per loro subentra il divieto, che si traduce di fatto in un divieto di vendita dopo le ore 18, considerando che si tratta di negozi che vendono al dettaglio e che quindi non effettuano alcun tipo di somministrazione.

"Un provvedimento insensato, che si accanisce su una tipologia di esercizi già provata dalla crisi della filiera della ristorazione di cui fanno parte – dicono da Confesercenti Ravenna – e che crea disparità assurde, in quanto supermercati ed empori alimentari possono continuare indisturbati la vendita degli stessi prodotti, per non parlare della grande distribuzione con assortimenti generalisti, mentre questi esercenti offrivano un presidio di qualità e ricercatezza che non capiamo cosa c’entri con gli assembramenti legati alla movida ed all’aperitivo”.

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