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“Dobbiamo coltivare i sogni dei ragazzi per aiutarli a costruire il proprio futuro"

Al termine l’inspirational speech di Cristina Mazzavillani Muti, presidente di Ravenna Festival. Ha condotto i lavori Marianna Panebarco, componente la Presidenza provinciale Cna Ravenna e vicepresidente nazionale Cna

Sabato al Teatro Rossini di Lugo, tanti giovani e un folto pubblico hanno partecipato all’evento promosso dalla Cna di Ravenna, in collaborazione con Lugo Music Festival, “Energia creativa. Sogni e passioni per il nostro futuro". Dopo i saluti del sindaco Davide Ranalli e di Nicola D’Ettorre, presidente della Cna di Lugo, sono seguiti gli interventi di Matteo Penazzi, musicista e fondatore di Lugo Music Festival, e di Daniela Toschi, responsabile Divisione Lavoro e Innovazione Cna Ravenna. L’evento è proseguito poi con le testimonianze degli imprenditori Angela Corbari, Studiomapp; Mirco Mattarozzi, I-Farming; Roberto Pasi, Acme 21. Al termine l’inspirational speech di Cristina Mazzavillani Muti, presidente di Ravenna Festival. Ha condotto i lavori Marianna Panebarco, componente la Presidenza provinciale Cna Ravenna e vicepresidente nazionale Cna.

“Abbiamo pensato a un evento che potesse essere di stimolo per i giovani, per le nuove generazioni, che potesse dare degli spunti per il futuro, dei consigli su possibili percorsi di vita - ha sottolineato Panebarco -. L’obiettivo principale per noi è quello di far capire ai giovani che se si riescono a coltivare le proprie passioni e a trasformarle in un mestiere, in una professione, in un lavoro, poi per tutta la vita si gioverà di questo. Abbiamo invitato, infatti, tanti testimonial a salire sul palco e a raccontare in pochi minuti la loro esperienza e il loro percorso di vita e di trasformazione di passioni in imprese e in lavori e professioni”.

“L’evento di oggi – ha chiosato D’Ettorre - si colloca all’interno del percorso avviato da tempo dalla CNA per la promozione della cultura tecnica affinché venga trasmessa a 360° ai giovani. La cultura è un unicum che va nutrito e alimentato dalla cultura umanistica, dall’arte, dalla storia, dalla musica, ma va approfondita anche nelle sue specifiche tecniche, dalle nuove tecnologie, dalla scienza, ovvero quella dimensione che può permettere al nostro Sistema Paese di fare un salto anche dal punto di vista della qualità del tessuto produttivo”.

“La creatività e la cultura tecnica - gli ha fatto eco Penazzi - non possono essere scisse l’una dall’altra. La creatività è il vestito più bello della cultura tecnica perché è solo quando sappiamo fare bene qualcosa che possiamo rivestirlo di colori, di abiti sempre diversi, in situazioni sempre diverse. Così è per la musica, muovendosi di spazio in spazio, collaborando con colleghi sempre diversi”. "Oltre agli studenti – ha spiegato Toschi – hanno partecipano a questa iniziativa tre start up innovative vincitrici del premio Cambiamenti, promosso dalla Cna Nazionale e che vede anche edizioni locali da cui sono emerse, appunto: iFarming, Acme21 e Studiomapp. L’esperienza di questi imprenditori di successo ha sicuramente trasmesso ai ragazzi presenti tanta energia creativa e tanto entusiasmo”.

“Dobbiamo coltivare e fare tesoro dei sogni e delle passioni dei ragazzi come leve per aiutarli a costruire il proprio futuro - ha affermato Mazzavillani Muti -. Se non lo facessimo sarebbe davvero troppo tardi. Li abbiamo lasciati soli per troppo tempo, questi ragazzi. In questo momento della mia vita, essendo diventata nonna, mi sono messa in ascolto dei giovani e giovanissimi perché quello che dicono non solo è importante, ma è anche interessantissimo. Se non ci poniamo in ascolto e non li trattiamo alla pari, non riusciamo a recepire il valore enorme delle loro domande, delle loro richieste e non siamo pronti per dare delle risposte. Così facendo rischiamo di rovinare una generazione che invece chiede cose diverse e, non sentendosi ascoltata, ci rifiuta. Tocca a noi fare il primo passo. Sono qui perché credo moltissimo nel fatto di mettermi a disposizione di una vita che vuole aprirsi, che sente l’esigenza di farlo e cerca di essere ascoltata”.

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