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Versalis, Eni rompe le trattative con Sk, il sindaco: "Grande soddisfazione"

Il sindaco Michele De Pascale apprende "con grande soddisfazione" la decisione presa dalla direzione del colosso del leone a sei zampe di non cedere il comparto chimico Versalis

Il sindaco di Ravenna Michele De Pascale si è ufficialmente insediato in Comune, indossando la fascia tricolore che rappresenta simbolicamente la massima carica della città. L'occasione è stata utile per indicare una prima decisap resa di posizione sul tema caldo della chimica, dal momento che Eni ha scelto di rompere le trattative con l'americana SK capital. Il sindaco Michele De Pascale apprende "con grande soddisfazione" la decisione presa dalla direzione del colosso del leone a sei zampe di non cedere il comparto chimico Versalis.

Dalla prossima semestrale, quindi, Eni tornerà a consolidare integralmente Versalis nei conti di gruppo. "In questi mesi le istituzioni locali e le parti sociali hanno condotto una battaglia molto dura per evidenziare le criticità di questa operazione che non avrebbe dato alcuna certezza né al futuro della chimica locale né nazionale - continua il primo cittadino -. Da parte mia c'è stata in questi mesi una forte azione di sensibilizzazione nei confronti del Governo".

De Pascale martedì mattina ha convocato i sindacati per un incontro, fissato per giovedì alle 14.30: "Sarà l'occasione per affrontare insieme le nuove strategie e gli investimenti a favore della chimica ravennate. L'archiviazione di quel tipo di trattativa è solo un inizio. Il prossimo obiettivo da perseguire nel corso di un incontro con Eni sarà quello di far ripartire con certezza gli investimenti a Ravenna, e affrontando poi gli aspetti finanziari, rivalutando anche il ricorso alla Cassa depositi e prestiti".

Per il segretario generale della Filctem-Cgil quella dell'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, è "una saggia decisione. Non c’erano le condizioni finanziarie e industriali per poter avviarsi verso una conclusione così importante per la chimica italiana e per la sua riconversione a green. È davanti a noi l’esigenza di riprendere in mano il processo di rilancio di Versalis al netto delle decisioni che Eni intenderà prendere per quel che riguarda l’assetto proprietario. È stata una battaglia lunga e logorante, che ha tenuto in ansia migliaia di lavoratori. Ma alla fine ha prevalso il buon senso”.

Per Versalis, che oltre 7mila lavoratori, si era fatto avanti il fondo americano Sk Capital, specializzato in investimenti nel settore della chimica. La società americana aveva proposto di rilevare il 70% di Versalis, pagando di tasca propria il completamento degli investimenti, un'operazione da circa 1,2 miliardi di euro. In dieci anni, Eni è riuscita ad assorbire nelle pieghe del suo bilancio perdite in capo a Versalis per 5,6 miliardi, investendo anche un un miliardo e mezzo nel progetto di trasformare la società in un campione della "chimica verde".

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